Le notizie di lunedì sul coronavirus in Italia
Sono stati confermati 303 nuovi casi e 26 decessi. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 207
Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati registrati 303 casi di contagio da coronavirus e 26 morti, secondo i dati diffusi lunedì dalla Protezione Civile. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 207, 2 in meno rispetto a ieri. Le persone testate con tampone a oggi sono 2.864.084, 28.107 più di ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 640, per un totale di 177.010.
In Lombardia sono stati registrati 259 nuovi casi di contagio. Il bilancio lombardo continua a essere di gran lunga il peggiore d’Italia e ammonta complessivamente a 91.917 casi di contagio e 16.457 morti. Le altre regioni con il maggior incremento del numero dei casi confermati sono Emilia-Romagna (+11) e Toscana e Liguria (+8). In nove regioni non sono stati registrati nuovi casi di contagio: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata e nella provincia autonoma di Bolzano, nella quale c’è stato un ricalcolo dei casi e ne sono stati eliminati 2.
Questi, comunque, sono numeri da prendere con estrema cautela: in Italia, così come in moltissimi altri paesi del mondo, il numero dei casi positivi accertati comprende solo le persone che sono risultate positive al tampone, ma non le centinaia di migliaia di persone che hanno contratto il virus e non hanno mai fatto il test, e che quindi non sono mai rientrate nei conteggi ufficiali. Un discorso simile si deve fare per il numero dei morti, e anche il numero dei guariti e dimessi deve essere preso con le molle (qui c’è la spiegazione lunga sui numeri e sulle necessarie prudenze da avere nell’interpretarli).
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Le notizie di oggi
Da oggi in Italia possono riaprire cinema, teatri, congressi ed eventi fieristici, ma con alcune limitazioni. Avrebbero potuto farlo anche le discoteche e le sale da ballo, ma in questo caso il governo ha deciso di posticiparne la riapertura al 14 luglio, sia per quelle al chiuso che per quelle all’aperto. Il governo ha però dato la possibilità alle singole regioni di anticipare le date nel caso in cui l’andamento epidemiologico lo consenta.
Per tutte le attività che riapriranno oggi sono valide anche le misure che hanno già preso ristoranti e altre attività, come la misurazione della temperatura ai clienti, il posizionamento di barriere di plexiglas tra i posti a sedere e a protezione degli operatori, la registrazione di tutte le presenze e la sanificazione periodica di tutti gli ambienti.
Il presidente del Lazio Nicola Zingaretti sta organizzando una campagna di test per il coronavirus su diverse categorie a rischio. Particolare attenzione da parte di Zingaretti è stata data al monitoraggio degli operatori della scuola: «Stiamo pianificando azioni di prevenzione, controllo e battaglia al coronavirus proiettate sull’autunno. […] Lanceremo una campagna per i test sierologici per tutto il personale della scuola, amministrativo e docente, perché sono la fascia più a rischio. Parliamo di circa centomila test».
Nel Lazio 100 mila test sierologici gratuiti per operatori sanitari, Forze dell’Ordine, polizia locale. Va avanti la più grande indagine di sieroprevalenza in Italia. Azione importantissima contro il Covid basata sulle 3 T: “testare, tracciare, trattare”: https://t.co/Aran4BW1C5 pic.twitter.com/S5EPGwJSME
— Regione Lazio (@RegioneLazio) June 15, 2020
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Sempre nel Lazio, a Roma, sabato sera ha riaperto all’ospedale Spallanzani il reparto di rianimazione B, che era stato chiuso circa un mese fa dopo che la situazione dei contagi da coronavirus nella regione era migliorata. Proprio in quel reparto sono stati ricoverati i 4 nuovi ammalati registrati ieri, considerati collegati ai due nuovi piccoli focolai romani dell’epidemia. Intanto la procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine, al momento senza ipotesi di reato e indagati, sul focolaio di contagio dell’Ircss San Raffaele Pisana.
Nell’ultimo bollettino ufficiale dell’Istituto Spallanzani sono registrati 101 pazienti. «Di questi 46 sono casi confermati Covid-19, di cui 36 attualmente ancora positivi al tampone, 55 sottoposti ad indagini e 7 pazienti necessitano di supporto respiratorio. I pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o in altre strutture territoriali sono a questa mattina 476».
Per l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio d’Amato la situazione dei due focolai del San Raffaele Pisana e dello stabile di piazza Pecile alla Garbatella sono sotto controllo. In tutta la Regione, ha spiegato in una nota l’assessore «si registrano tre positivi di cui 2 riferiti al focolaio del San Raffaele Pisana che raggiunge così un totale di 111 casi e 5 decessi». Sarebbe invece chiuso il focolaio del palazzo occupato alla Garbatella: all’interno dell’edificio non ci sono casi positivi e le persone negative restano sotto sorveglianza da parte della Asl Roma 2.
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Intanto il presidente della regione Sardegna Christian Solinas ha firmato una nuova ordinanza che prevede che dal 25 giugno possano riprendere i collegamenti europei aerei e marittimi da e per la Sardegna. L’ordinanza riguarda le tratte con i paesi che fanno parte dell’area Schengen, oltre a Regno Unito, Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Città del Vaticano. I collegamenti con gli altri paesi rimangono sospesi fino al 30 giugno.
Continuano intanto i cosiddetti Stati Generali dell’Economia del governo a Villa Pamphili a Roma. Oggi il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha incontrato i sindacati e ha dichiarato che l’obiettivo del governo «è quello di garantire la cassa integrazione a tutti i lavoratori per tutto il tempo che sarà necessario nella fase di debolezza dell’attività economica».
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