La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che non si può licenziare una persona perché è gay
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito che nessuna persona può essere licenziata sulla base del proprio orientamento sessuale.
La Corte aveva iniziato a occuparsi della questione circa un anno fa, e la decisione era molto attesa dagli attivisti per i diritti LGBTQ+, dato che finora solo 22 stati e Washington DC avevano adottato leggi che proteggono un lavoratore dall’essere licenziato perché gay o transgender. Nello specifico la Corte ha deciso che il Titolo settimo della legge del 1964 sui diritti civili – che vieta le discriminazioni su base del «genere sessuale» – si debba estendere anche all’orientamento sessuale dei lavoratori.
La decisione è stata presa con 6 voti favorevoli e 3 contrari: a favore hanno votato anche il presidente John Roberts e Neil Gorsuch, entrambi conservatori, che hanno votato con i giudici progressisti. La decisione è importante sia per gli equilibri politici della Corte Suprema, che si
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