È morto il presidente del Burundi, Pierre Nkurunziza: aveva 55 anni
È morto a 55 anni il presidente del Burundi, Pierre Nkurunziza. Lo ha reso noto il governo del paese, spiegando che Nkurunziza è morto a causa di un infarto.
Nkurunziza era stato alla guida del paese per tre mandati consecutivi, dal 2005 al 2020: non si era ricandidato alle ultime elezioni, che si erano svolte poche settimane fa. Le elezioni erano state vinte dal generale in pensione Evariste Ndayishimiye, candidato del CNDD-FDD, il partito di Nkurunziza, e per quest’ultimo era stata creata la carica di “Guida suprema del patriottismo”. Nkurunziza avrebbe dovuto lasciare ufficialmente la presidenza a Ndayishimiye il prossimo agosto.
Nkurunziza era stato eletto dal Parlamento nel 2005, e poi rieletto con voto popolare nel 2010. Essendo stato eletto la prima volta con un voto parlamentare e non popolare, si candidò nuovamente alle elezioni del 2015, nonostante sia la Costituzione che gli accordi di pace successivi alla guerra civile imponessero un limite di due mandati consecutivi. La Corte Costituzionale stabilì che un terzo mandato non fosse contrario alla Costituzione e Nkurunziza vinse le elezioni con un ampio margine. La decisione della Corte Costituzionale generò un tentato colpo di stato e grandi proteste tra i suoi oppositori, che accusarono Nkurunziza di aver violato la legge per mantenere il potere.
Fino al 2005, Nkurunziza era stato il capo del partito “Consiglio nazionale per la difesa della democrazia – Forze per la difesa della democrazia”, CNDD-FDD in sigla, il più importante gruppo di ribelli durante la guerra civile in Burundi (1993-2005). Nkurunziza, di etnia hutu, si unì al CNDD-FDD nel 1995, dopo che un attacco dell’esercito controllato dai tutsi nel suo campus universitario uccise circa 200 persone.
Nel 1998 un tribunale burundese lo condannò a morte in contumacia per i crimini che aveva commesso durante la sua militanza nel gruppo dei ribelli. Alla fine degli anni Novanta il CNDD-FDD si divise in varie fazioni, e Nkurunziza riuscì a prendere il controllo di una di queste. Nel 2003 riuscì a negoziare un accordo di pace con l’allora presidente Domitien Ndayizeye: come parte dell’accordo, Nkurunziza ricevette l’immunità nel processo in cui era stato condannato per crimini di guerra.