Il direttore della sezione Opinioni del New York Times si è dimesso dopo il caso del controverso articolo del senatore Tom Cotton
Il direttore della sezione Opinioni del New York Times, James Bennet, si è dimesso dopo il caso provocato da un controverso articolo del senatore Repubblicano Tom Cotton, che chiedeva l’intervento dell’esercito per gestire le proteste contro il razzismo in corso in tutti gli Stati Uniti. Lo ha annunciato l’editore del New York Times, A. G. Sulzberger, in un comunicato alla redazione in cui ha definito la pubblicazione dell’articolo di Cotton «un cortocircuito» che «non è stato il primo che abbiamo avuto negli ultimi anni». Il principale collaboratore di Bennet, il vice-direttore Jim Dao, non si è dimesso ma sarà rimosso dal suo incarico e destinato a un altro ruolo.
James Bennet has resigned as head of @nytopinion.
Here’s the note from NYT publisher A.G. Sulzberger. pic.twitter.com/EWrF68bjHo— Cliff Levy (@cliffordlevy) June 7, 2020
In un primo momento Bennet aveva difeso la pubblicazione dell’articolo di Cotton, molto criticato perché pieno di imprecisioni, forzature ed espressioni vagamente minacciose. Venerdì 5 giugno, dopo le critiche molto esplicite di centinaia di colleghi, Bennet si era infine scusato per aver pubblicato l’articolo.
Sulzberger ha annunciato che fino alle elezioni presidenziali di novembre la sezione Opinioni sarà diretta dalla giornalista Katie Kingsbury, che ha 41 anni ed era stata assunta nel 2017 dopo aver fatto parte del board editoriale del Boston Globe e aver lavorato come corrispondente di Time.