Le notizie di domenica sul coronavirus in Italia
La Protezione Civile ha comunicato 197 nuovi casi positivi, di cui 125 solo in Lombardia: il Veneto, una delle regioni inizialmente più colpite, ha registrato un solo nuovo contagiato
Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile, nelle ultime 24 ore in Italia sono stati accertati 197 nuovi casi positivi di coronavirus (ieri erano 270), testando 27894 persone (ieri 34mila) e analizzando 49478 tamponi (ieri 72mila). Le morti legate al coronavirus sono state invece 53 (ieri erano state 72). Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva, quindi i malati più gravi, sono 287, un numero che ormai continua a diminuire da diverse settimane e che riflette una situazione negli ospedali molto migliore rispetto a un paio di mesi fa. I tamponi totali processati a oggi sono 4.236.535, per oltre 2,6 milioni di persone testate, mentre i pazienti “guariti o dimessi” sono in totale 165.837.
Anche nelle ultime 24 ore la regione italiana più colpita è stata la Lombardia, che ha comunicato 125 nuove positività (ieri erano 142) e 21 morti. Dall’inizio dell’emergenza, la Lombardia ha fatto registrare 90.195 casi di contagio e 16.270 morti, numeri molto superiori rispetto alla seconda regione italiana più colpita per numero di casi totali, il Piemonte, che ha fatto registrare finora 30.855 casi positivi accertati e 3.941 morti.
Nella provincia di Milano, quella che sta facendo registrare i numeri peggiori in Italia, i nuovi casi positivi sono stati 43 (ieri erano 59), di cui 23 a Milano città (ieri 29).
Oggi sei regioni non hanno registrato contagi: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Molise, Puglia e Sardegna, e altre nove regioni ne hanno registrati meno di dieci ciascuna.
Secondo i dati raccolti dalla Johns Hopkins University, che dall’inizio dell’epidemia tiene conto del totale dei casi positivi e dei morti per coronavirus registrati nel mondo, l’Italia è il terzo paese europeo per numero di contagiati, con 234.998 casi accertati, dietro il Regno Unito e la Spagna, e il secondo per numero di morti (33.899), dietro solo al Regno Unito.
Questi, comunque, sono numeri da prendere con estrema cautela: in Italia, così come in moltissimi altri paesi del mondo, il numero dei casi positivi accertati comprende solo le persone che sono risultate positive al tampone, ma non le centinaia di migliaia di persone che hanno contratto il virus e non hanno mai fatto il test, e che quindi non sono mai rientrate nei conteggi ufficiali. Un discorso simile si deve fare per il numero dei morti, e anche il numero dei guariti e dimessi deve essere preso con le molle (qui c’è la spiegazione lunga sui numeri e sulle necessarie prudenze da avere nell’interpretarli).
Le notizie di oggi
Il Veneto, una delle regioni più colpite, ha registrato un solo nuovo caso positivo e cinque morti. In tutto, le persone registrate positive sono state 19.183, di cui 1.085 lo sono attualmente, e mentre le morti legate al coronavirus 1.954. Anche la città di Bologna non ha registrato alcun nuovo caso positivo.
Durante il programma tv Rai Mezz’ora in più di Lucia Annunziata, il commissario straordinario all’emergenza, Domenico Arcuri, ha detto che nonostante i numeri siano incoraggianti «l’emergenza non va dimenticata» e che «adesso ci è richiesta la stessa responsabilità», «se saremo responsabili potrà esserci una recrudescenza ma sarà contenuta». Arcuri ha parlato a lungo dell’impegno nel reperire mascherine, ventilatori e altri dispositivi per la protezione personale e ha promesso che da lunedì «tutte le regioni italiane avranno le mascherine che servono per la parte più critica: medici, operatori sanitari e malati», mentre tutti gli altri italiani avranno un dispositivo di protezione individuale entro la settimana successiva.
Arcuri ha anche detto che circa 2 milioni di italiani hanno scaricato la app Immuni, l’applicazione per semplificare il tracciamento dei contatti e ricevere avvisi nel caso in cui si sia entrati in contatto con persone poi risultate positive al coronavirus, e potenzialmente contagiose.
– Leggi anche: Immuni, spiegata bene
Da oggi è anche possibile fare richiesta, sul sito dell’INPS, del bonus baby sitter, che prevede un totale di 1.200 euro e potrà essere speso anche per i centri ricreativi, i servizi della prima infanzia e i servizi educativi del territorio. Possono fare domanda i genitori con figli minori di 12 anni e che non stiano usufruendo di altri strumenti di sostegno al reddito, e le famiglie dove non vi sia un genitore disoccupato.