Singapore prova a riaprire dopo due mesi di “lockdown”
Nella piccola città stato l'epidemia è arrivata in ritardo, ora il governo sta togliendo le restrizioni a partire da scuole e attività produttive
Singapore ha iniziato a togliere le misure restrittive adottate due mesi fa per frenare l’epidemia da coronavirus. Martedì hanno riaperto alcune scuole e attività commerciali e produttive, seppur con l’obbligo di far rispettare il distanziamento fisico, tra le altre cose. Il governo ha detto che il primo obiettivo è quello di riattivare il 75 per cento dell’economia e riportare in ufficio e in fabbrica un terzo dei lavoratori di Singapore. Alcuni settori, come quello della finanza e delle assicurazioni, sono stati invitati a incentivare il lavoro da casa, per evitare assembramenti.
A Singapore le misure restrittive erano state adottate piuttosto tardi. Il primo caso era stato registrato il 23 gennaio, ma per i successivi due mesi, fino a circa il 20 marzo, il numero dei casi totali accertati era sempre rimasto inferiore ai 300. A inizio aprile il numero di nuovi contagi aveva cominciato a salire di centinaia ogni giorno, e l’8 aprile il governo aveva deciso di chiudere tutte le scuole e di imporre l’uso della mascherina in tutti i luoghi pubblici. La maggior parte delle persone positive al virus sono stati lavoratori migranti che vivono in dormitori affollati in condizioni ad alto rischio di contagio.
Le autorità di Singapore hanno detto che la rimozione delle restrizioni sarà graduale. Reuters ha scritto che anche la riapertura delle scuole sta avvenendo con enorme prudenza: «In una scuola secondaria, Reuters ha potuto osservare la precisione della “nuova normalità” durante la routine mattutina. Dopo la campanella, gli studenti hanno cantato l’inno nazionale indossando le mascherine richieste dalla legge. L’insegnante ha poi chiesto a tutti di mettersi il termometro in bocca per misurare la febbre ed è andato di banco in banco a controllare la temperatura. Gli studenti hanno pulito i loro termometri con una salviettina imbevuta di alcol, che poi hanno buttato nel cestino, uno per volta».
Le misure restrittive a Singapore hanno provocato la più grave contrazione dell’economia nazionale dall’indipendenza, ottenuta dalla Malesia nel 1965.