Le notizie di domenica sul coronavirus in Italia
I nuovi casi scoperti sono stati 355, le morti registrate 75: 210 nuovi contagi e 33 decessi riguardano la Lombardia
Tra sabato e domenica in Italia sono stati registrati 355 nuovi casi di contagio da coronavirus (SARS-CoV-2), secondo i dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, e 75 morti. Di questi, 210 casi sono stati scoperti in Lombardia, dove sono avvenuti 33 decessi. I ricoverati in terapia intensiva in Italia sono 15 in meno di ieri, mentre i tamponi di cui è stato comunicato il risultato sono stati 54.118, più o meno gli stessi di domenica scorsa: di questi, circa 29mila sono stati fatti a persone che finora non erano ancora state testate.
Dall’inizio dell’epidemia secondo i dati ufficiali sono dunque state contagiate 233.019 persone e 33.415 sono morte. Cinque regioni oggi non hanno registrato contagi: Basilicata, Calabria, Molise, Sardegna e Umbria, e altre dieci regioni ne hanno registrati meno di dieci ciascuna.
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A breve in Italia si potrà riprendere a spostarsi senza restrizioni: da mercoledì 3 giugno si potrà andare da una regione all’altra – lo ha confermato venerdì il ministro della Salute Roberto Speranza – e i cittadini degli altri membri dell’Unione Europea potranno entrare nel paese liberamente, senza bisogno di presentare documenti o di sottoporsi a periodi di quarantena.
Altri paesi stanno continuando a mantenere delle restrizioni. Domenica sui giornali si è parlato soprattutto del caso della Grecia, il cui governo venerdì aveva annunciato che a partire dal 15 giugno sarebbero state fatte entrare nel paese le persone provenienti da 29 paesi, tra cui non rientrava l’Italia. Oggi ha diffuso alcune precisazioni. Dal 15 al 30 giugno gli aeroporti di Atene e Salonicco saranno aperti ai voli internazionali, ma i passeggeri provenienti da una serie di regioni ritenute ad alto rischio di contagio da coronavirus dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (AESA) dovranno obbligatoriamente sottoporsi a un test per il SARS-CoV-2. Se risulteranno negativi potranno muoversi liberamente in Grecia dopo un periodo di auto-isolamento di sette giorni; se risulteranno positivi dovranno invece stare in quarantena per 14 giorni, controllati dalle autorità locali. Nelle regioni ritenute ad alto rischio di contagio dall’AESA ci sono Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto.
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A Roma intanto alcune decine di fedeli cattolici sono potuti andare nuovamente in piazza San Pietro per la preghiera e vedere il Papa; era successo l’ultima volta il primo marzo. I fedeli indossavano mascherine e hanno rispettato le regole sul distanziamento fisico mentre erano nella piazza.