La mostra di Zerocalcare a Peccioli
Apre dopo il rinvio di marzo con opere nuove, si chiama "Senza santi, senza eroi" e durerà fino a settembre
Una mostra originale dedicata al lavoro di Zerocalcare, fumettista di straordinario successo nell’ultimo decennio, si è aperta a Peccioli, in provincia di Pisa, venerdì 29 maggio. La mostra si intitola “Senza santi, senza eroi” e segue i successi di quella allestita lo scorso anno al museo Maxxi di Roma e poi alla Zisa di Palermo (“Scavare fossati, nutrire coccodrilli”).
“Senza santi, senza eroi” è ospitata a Palazzo Pretorio fino al 20 settembre: tra le opere e i disegni scelti ce ne sono anche di nuovi realizzati appositamente per questa occasione. L’inaugurazione della mostra era stata prevista per lo scorso marzo in coincidenza della seconda edizione del festival Pensavo Peccioli, ma entrambi gli eventi erano stati rimandati in conseguenza delle limitazioni imposte contro la diffusione del coronavirus. Il festival è ora previsto ad autunno, e sta offrendo una nuova serie di incontri online in collaborazione col Post, Cosa sarà.
Zerocalcare si chiama Michele Rech, ha 36 anni, e ha quasi sempre vissuto a Roma, facendo del suo rapporto con la città e con il quartiere di Rebibbia un elemento centrale e ricorrente delle sue storie: storie che in questi anni hanno conosciuto una popolarità e un successo editoriale senza precedenti nella storia del fumetto italiano, malgrado la nota riservatezza e ritrosia alle esposizioni pubbliche del loro autore (fatte salve le altrettanto famose lunghissime sessioni di “dediche con disegno” a seguito delle presentazioni). Spiega il comunicato della mostra:
Oltre alle tavole realizzate ad hoc, saranno visibili tavole centrali nella produzione dell’artista compresa tra il 2003 il 2020. Chi sono oggi gli ultimi, gli sfruttati, quelli delle vite ‘ciancicate’, per dirla come nelle tavole di La Rabbia (2016)? Chi sono quelli che restano indietro mentre gli altri vanno avanti? Storie di esclusione ed emarginazione, di persone che non sono come avrebbero sperato di essere. Che fine hanno fatto gli eroi e i santi, quando verranno a salvarci? Nessuna illusione, gli eroi e i santi non ci sono; ci sono invece quelli che vanno avanti, cercando di trovare soluzioni collettive per uscire dal disagio sociale.I nove ritratti su tela e foglia oro, esposti nella prima sala e lungo il vano scale del Palazzo Pretorio, costituiscono il primo nucleo espositivo di questa mostra e rappresentano i tipici personaggi del repertorio ‘zerocalcariano’, alcuni famosi, altri meno noti: dal T-rex a Lady Cocca del Robin Hood, dal mitico cantante dei Nirvana, Kurt Kobain a Gaetano Bresci, l’anarchico italiano, fino a Nasrin, la difensora coraggiosa dei diritti umani e al ‘Secco’, storico amico di Rech. Il racconto per immagini ripercorre alcune delle icone centrali della nostra contemporaneità e dichiara in maniera scanzonata che i santi e gli eroi di oggi non sono solo quelli che sacrificano la propria vita con gesta memorabili ma sono – anche e soprattutto – quelli che combattono quotidianamente per avere un posto nel mondo. I ‘non-santi santificati’ da Rech sono quelli che evocano luoghi e sentimenti comuni come l’incertezza di vivere in un mondo dove le diseguaglianze sociali si fanno sempre più evidenti, la lotta per i diritti più debole, la fiducia nella politica istituzionale una chimera.
Zerocalcare ha presentato nei giorni scorsi la mostra di Peccioli con un’intervista a Repubblica e una a Propaganda Live: la mostra è realizzata da Minimondi Eventi, ideata e prodotta da Silvia Barbagallo, con la cura di Giulia Ferracci e promossa dalla Fondazione Peccioli per l’Arte. Le altre informazioni sono qui.