Evariste Ndayishimiye, candidato del partito di governo del Burundi, ha vinto le elezioni presidenziali
Il generale in pensione Evariste Ndayishimiye, candidato del partito di governo del Burundi, il Cndd-Fdd, ha vinto le elezioni presidenziali e succederà a Pierre Nkurunziza che era alla guida del paese da 15 anni. Ndayishimiye è considerato “l’erede” politico di Nkurunziza, per cui è stata creata una carica ad hoc, quella di “Guida suprema del patriottismo”.
Le elezioni si sono svolte lo scorso 20 maggio e sono state precedute da una campagna elettorale che è stata contraddistinta da episodi di violenza. L’affluenza è stata molto alta: ha votato l’88 per cento dei 5,11 milioni di burundesi aventi diritto.
I dati definitivi saranno pubblicati solo il 4 giugno, ma secondo quanto dichiarato dalla Commissione elettorale nazionale indipendente (Ceni), Ndayishimiye avrebbe vinto con il 69%, mentre il principale candidato delle opposizioni, Agathon Rwasa, si sarebbe fermato al 24 per cento. Rwasa ha però accusato l’avversario di brogli elettorali e ha dichiarato che si appellerà alla Corte Costituzionale per verificare che le elezioni si siano svolte in modo corretto.
Durante le elezioni del 20 maggio il governo del Burundi aveva bloccato l’accesso dei propri cittadini ai social network. Non erano accessibili né Facebook, né Twitter né il servizio di messaggistica WhatsApp. Solo chi navigava utilizzando una rete privata (VPN) o chi usava piattaforme che nascondono l’indirizzo Ip (come Tor) riusciva a collegarsi ai social network. Una limitazione era stata imposta anche agli accessi a Google e YouTube che si riuscivano a raggiungere in modo intermittente su gran parte del territorio nazionale.