In Arabia Saudita il coprifuoco per il coronavirus finirà il 21 giugno, ma non per la Mecca
Da questa settimana l’Arabia Saudita comincerà gradualmente ad allentare le rigorose misure di isolamento imposte da più di due mesi per ostacolare la diffusione del coronavirus. Si tornerà alla normalità in tre fasi che si concluderanno con la fine del coprifuoco dal 21 giugno, che varrà per tutto il territorio del Paese tranne che per la Mecca. I pellegrinaggi alla città più sacra dell’Islam rimarranno sospesi a tempo indeterminato.
In Arabia Saudita finora ci sono stati 74.795 casi di coronavirus e 399 morti. Nonostante si registrino ancora più di 2000 casi di contagio al giorno, giovedì 28 maggio inizierà la prima fase delle riaperture che consisterà nella riduzione del coprifuoco dalle 15:00 alle 6:00 del mattino. Il coprifuoco 24 ore su 24 era stato imposto in tutte le principali città del Paese, allentato durante il Ramadan, ma nuovamente imposto durante la festività musulmana di cinque giorni di Eid al-Fitr che è iniziata domenica. Dal 28 maggio sarà inoltre possibile la circolazione tra le regioni e potranno riaprire alcune attività di vendita al dettaglio e all’ingrosso. È autorizzata anche l’apertura dei centri commerciali.
Nella seconda fase, dal 30 maggio, si potrà uscire di casa tra le 6:00 e le 20:00 e i voli nazionali, ma non quelli internazionali, potranno riprendere. In tutte le moschee, tranne che alla Mecca, sarà possibile tornare a pregare, nel rispetto delle misure di distanziamento fisico e sanitarie. In questa seconda fase non saranno invece ancora possibili le riunioni con più di 50 persone, compresi matrimoni e funerali.
Dal 21 giugno quindi terminerà il coprifuoco, ma i sauditi saranno comunque obbligati a rispettare il distanziamento fisico e ad adottare tutte le precauzioni previste per ridurre le possibilità di contagio come l’uso della mascherina e la disinfezione frequente della mani.