Per la prima volta nella storia, la Cina non ha fornito un obiettivo per il proprio PIL
Per la prima volta nella sua storia, la Cina non ha fornito un obiettivo per il proprio PIL durante l’annuale rapporto sullo stato della propria economia all’Assemblea nazionale del popolo, l’unica camera del Parlamento cinese. Il primo ministro cinese Li Keqiang ha motivato la decisione spiegando che «la grande incertezza della pandemia da coronavirus» condizionerà pesantemente l’economia cinese.
«Diversi esperti non si fidano dei numeri diffusi dal governo cinese», scrive il Financial Times, «ma l’obiettivo annuale dà un’idea della fiducia del governo sulle proprie capacità economiche». Gli analisti si aspettavano per il 2020 una crescita del PIL intorno al 6 per cento, ma al momento sembra che il dato finale possa arrivare appena alla metà (diversi paesi occidentali si aspettano una contrazione del PIL fino al 10 per cento). Secondo dati citati dal Financial Times, nel primo trimestre dell’anno l’economia cinese si è contratta del 6,8 per cento rispetto a quello precedente, a causa delle imponenti restrizioni in vigore in diverse zone del paese per via del coronavirus.