Il ciclone Amphan è arrivato a Calcutta
Foto e video di quello che la prima ministra del Bengala Occidentale ha definito un «disastro peggiore della COVID-19»
Mercoledì il ciclone Amphan (la pronuncia è “um-pun”) è arrivato in Bangladesh e nell’India Orientale, portando forti piogge e venti fino a 200 chilometri orari, provocando frane e causando la morte di almeno 84 persone. Il ciclone ha danneggiato in particolare la città di Calcutta: molti dei suoi 14 milioni di abitanti sono rimasti senza corrente elettrica e le comunicazioni telefoniche sono state interrotte.
Mamata Banerjee, prima ministra del Bengala Occidentale, lo stato indiano di cui Calcutta è capitale, ha detto che la devastazione della città è «un disastro peggiore della COVID-19», la malattia provocata dal nuovo coronavirus, che a Calcutta ha contagiato ufficialmente più di 3.100 persone. Banerjee ha detto che nel Bengala Occidentale, dove sono morte almeno 72 persone a causa del ciclone, «non sappiamo come gestire questa situazione».
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Le immagini pubblicate dai giornali locali e condivise sui social network mostrano alberi, lampioni e semafori sradicati, strade dissestate e allagate, auto schiacciate dagli alberi e i trasformatori elettrici che esplodono a causa della pioggia e delle alluvioni.
https://twitter.com/GoenkaPk/status/1263127814607261696
Watch It till the end
Near My Home… 🌪️🌪️ Thank God We are Safe 🙏#ParkCircus#Kolkata #Amphan#AmphanSuperCyclone #CyclonAmphan#CycloneAmphanUpdates#CycloneAmphanUpdate pic.twitter.com/7sbdsTDabk— Zubair Ali (@alizubair27) May 20, 2020
All’arrivo del ciclone, la maggior parte degli abitanti della città si trovava chiusa in casa a causa delle restrizioni per contenere il contagio da coronavirus. Per la stessa ragione, le autorità hanno avuto difficoltà a evacuare le 500 mila persone che vivevano nella zona dov’era previsto il passaggio di Amphan. È stato anche particolarmente difficile mettere al riparo migliaia di lavoratori migranti che si stanno spostando all’interno del paese per raggiungere le proprie città d’origine, dopo aver abbandonato i grandi centri a causa della perdita del lavoro per la chiusura delle attività produttive decisa dal governo per contenere l’epidemia. Le misure per limitare il contagio rendono ora molto difficili le operazioni di soccorso. In India i casi accertati di contagio da coronavirus sono più di 112mila e i morti risultati positivi sono più di 3.400.
Il servizio meteorologico indiano ha detto che il ciclone si sta muovendo verso l’interno con venti fino a 185 chilometri orari, con onde alte fino a 3-4 metri, che potrebbero inondare fino a 10-15 chilometri di terreno a partire dalla costa, devastando case e raccolti.
West Bengal: Streets in Kolkata waterlogged, trees uprooted and houses damaged due to strong winds and heavy rain as #Amphan crossed West Bengal-Bangladesh coast between Digha (West Bengal) and Hatiya Islands (Bangladesh) across Sunderbans, between 1530 and 1730 hrs today. pic.twitter.com/obYlwiW9TO
— ANI (@ANI) May 20, 2020
Nel vicino Bangladesh, dove a causa del ciclone sono morte almeno 12 persone, 2,4 milioni di persone sono stati messi in sicurezza in più di 15mila rifugi. Tra loro ci sono anche 3o6 rohingya rifugiatisi sull’isola di Bhasan Char dal Myanmar, dove sono una minoranza etnica discriminata.
Amphan è il primo super ciclone – la denominazione usata dal servizio meteorologico indiano per indicare la classe di cicloni più forte – ad aver colpito il golfo del Bengala dal 1999.