L’unico uomo condannato per gli attentati dell’11 settembre ha detto di aver ripudiato il terrorismo e al Qaida
Zacarias Moussaoui, l’unico uomo condannato per l’attentato alle Torri Gemelle di New York dell’11 settembre 2001, ha detto di aver ripudiato il terrorismo e i metodi utilizzati da al Qaida e dal suo ex capo, Osama bin Laden, cioè i responsabili dell’attentato. Per molti anni Moussaoui non aveva esplicitamente preso le distanze dagli attentatori e dalle loro motivazioni, e anzi le aveva difese.
In una mozione per chiedere un allentamento delle misure speciali di detenzione a cui è sottoposto presentata a un tribunale federale in Virginia, ha scritto: «Dichiaro di ripudiare Osama bin Laden in quanto un utile idiota della CIA e dei sauditi. Dichiaro anche la mia assoluta opposizione a ogni azione, attacco, propaganda terroristica nei confronti degli Stati Uniti». Ha aggiunto di voler «mettere in guardia i giovani musulmani contro l’inganno e la manipolazione di questi falsi jihadisti».
Moussaoui sta scontando sei ergastoli nel carcere di massima sicurezza ADX Florence in Colorado, considerato il più sicuro degli Stati Uniti, per avere contribuito alla morte di migliaia di persone nell’attentato dell’11 settembre 2001. Moussaoui non ha partecipato alla strage, ma secondo la sua testimonianza faceva parte di una cellula di al Qaida attiva negli Stati Uniti. È stato condannato per non aver prevenuto la strage e per aver mentito all’FBI nelle settimane precedenti all’attentato.
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Leonie Brinkema, il giudice che si occupa del processo a Moussaoui, ha rifiutato la petizione e ha detto che Moussaoui dovrebbe presentare la richiesta in Colorado, dove sta scontando la pena. Moussaoui ha contestato il rifiuto di Brinkema e ha fatto appello al tribunale d’appello di Richmond, in Virginia.