Cosa sono i libri quando non li teniamo nelle librerie
Secondo la scrittrice Valeria Luiselli, «acquisiscono vita propria»: quello sul letto è «un amante occasionale», ad esempio, quello sul sedile del passeggero «un fedele compagno di viaggio»
Forse non vale la pena riordinare la libreria. I libri sugli scaffali sono belli e suggeriscono domande, è vero, ma quelli che escono dal loro sogno verticale acquisiscono vita propria. Un libro sul letto è un compagno discreto, un amante occasionale; un altro, sul comodino, un interlocutore; quello che sta sopra la poltrona, un cuscino per il pisolino; quello che sta da una settimana sul sedile del passeggero, un fedele compagno di viaggio.
Alcuni libri si dimenticano. Si dimenticano in bagno o in cucina per un po’. Vengono rimpiazzati da altri quando alla fine vengono consumati dalla nostra indifferenza. Basta riprendere a saltare tra i loro paragrafi. Quei pochi libri che invece leggiamo, saranno luoghi in cui torneremo sempre.
Valeria Luiselli, da Carte false (2012), recentemente ripubblicato da La Nuova Frontiera nella traduzione di Elisa Tramontin
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