Il governo libico riconosciuto dall’ONU ha riconquistato due città al confine con la Tunisia e un’importante base aerea
Martedì le forze del governo di unità nazionale libico (abbreviato spesso con la sigla inglese GNA), guidato dal primo ministro Fayez al Serraj e riconosciuto dall’ONU, hanno annunciato di aver conquistato due città al confine con la Tunisia, finora sotto il controllo dei miliziani del maresciallo Khalifa Haftar. Le città sono Bader e Tiji, e seguono la riconquista della base aerea di al Watiya, a sud di Tripoli, controllata da Haftar dal 2014. Ahmed al-Mesmari, portavoce delle Forze Armate Libiche (LNA) di Haftar, ha detto che il ritiro delle truppe dalla base era stato programmato e che ci sono piani per riconquistarla.
Secondo diversi analisti la perdita della base di al Watiya potrebbe essere un duro colpo per Haftar, che cerca di conquistare Tripoli da più di un anno, senza successo. Negli ultimi mesi Haftar sembra avere perso forza sia politica che militare, soprattutto a causa dell’intervento turco e di una serie di scelte sbagliate. A fine aprile aveva annunciato di avere accettato un “mandato popolare” per prendere il controllo di tutta la Libia, ma l’annuncio era stato accolto con sorpresa anche dai suoi alleati, provocando reazioni nervose sia di Russia e Francia, due degli stati che da tempo stanno appoggiando la sua campagna militare in Libia, sia delle autorità civili che governano le regioni orientali, e che si erano viste sottrarre la legittimità del loro potere.
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