Vent’anni fa finì “Beverly Hills 90210”
La serie dal CAP più famoso del mondo che segnò la tv degli anni Novanta, e il cui lascito si vede in molte altre serie successive
Nell’autunno del 1990 andò in onda il primo episodio di una serie tv per ragazzi che iniziava con la famiglia Walsh – padre, madre e due fratelli gemelli, Brandon e Brenda – che dal Minnesota, nel Midwest, si trasferivano nel sud della California, nella contea di Los Angeles, a Beverly Hills, in una piacevolissima e borghesissima area residenziale il cui codice di avviamento postale era ed è 90210. La serie, Beverly Hills 90210, durò dieci stagioni e 293 episodi. L’ultimo andò in onda poco dopo la fine degli anni Novanta: il 17 maggio di vent’anni fa. Finiva così, con un ballo e un abbraccio di gruppo a rallentatore (senza Brandon e Brenda).
L’inizio, invece, era stato questo:
Nei circa dieci anni tra la sua prima e la sua ultima scena Beverly Hills 90210 si affermò come una serie tv (o un teen drama, o anche una “soap opera per adolescenti”) a cui poi si sarebbero in qualche modo ispirate serie come Dawson’s Creek, One Tree Hill, The O.C. o Gossip Girl.
Beverly Hills 90210 cambiò il racconto televisivo degli adolescenti: a tutti i problemi sentimentali che non fu certo la prima serie a raccontare, aggiunse tanti elementi drammatici, alcuni particolarmente legati agli anni Novanta. Parlò di AIDS (un articolo della Stampa la definì “Happy Days ai tempi dell’AIDS”) ma anche di omosessualità, alcolismo, dipendenza da droghe, razzismo e anoressia, e fu relativamente esplicita (certo non tanto quanto serie più recenti come Euphoria o SKAM) su problemi psicologici e sociali di ogni tipo.
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I personaggi principali erano Brenda e Brendon Walsh (interpretato da Jason Priestley), Kelly, Donna, Andrea, Steve, David e poi il più famoso: Dylan McKay (interpretato da Luke Perry, morto nel 2019). Soltanto Kelly, David, Steve, Andrea e Donna (interpretata da Tori Spelling) comparvero sia nel primo che nell’ultimo episodio. Alla fine di Beverly Hills 90210 David e Donna si sposano e Kelly si mette con Dylan (l’idea iniziale era di far vivere felici-e-contenti Dylan e Brenda, ma a metà della serie l’attrice che interpretava Brenda decise di abbandonarla).
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Nonostante già nel 1990 diversi protagonisti avessero superato i vent’anni, i primi anni della serie avevano per protagonisti dei liceali, studenti della West Beverly Hills High School: una scuola di fantasia, i cui esterni sono però gli stessi della scuola di Buffy l’ammazzavampiri. Brandon e Brenda appartengono a una famiglia del ceto medio, ma la scuola è frequentata perlopiù da figli di famiglie ricche: e spesso problematiche.
Col passare delle stagioni la scuola viene abbandonata – anche da Donna, il cui diploma è un evento notevole – e il principale luogo di aggregazione è, come in molte altre serie, un locale molto all’americana: il Peach Pit, gestito da Nat Bussicchio.
Beverly Hills 90210 fu prodotta da Aaron Spelling, produttore di tantissime altre serie molto famose (Starsky & Hutch, Dinasty e Love Boat, tra le altre) e padre di Tori Spelling, l’attrice che interpretò Donna: un personaggio che – non è ben chiaro se in quanto sua figlia o per altri motivi – fece sesso per la prima volta solo dopo diverse stagioni. L’ideatore vero e proprio della serie, nonché autore di diversi episodi, fu invece Darren Star, che è stato anche il creatore di Sex and the City.
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Beverly Hills 90210 partì piuttosto in sordina: Charles Rosin, uno dei produttori esecutivi, confessò di essersi addormentato guardandone il primo episodio. La serie andò in onda su Fox (un canale che a inizio anni Novanta ancora non si occupava di politica e non aveva preso le posizioni degli ultimi anni) nei mesi della prima Guerra del Golfo e iniziò ad avere buoni ascolti solo a metà del 1991, quando alcuni suoi nuovi episodi furono trasmessi d’estate, una cosa insolita per quel periodo. Fu soprattutto grazie a quella scelta che la serie guadagnò nuovi spettatori e diventò un fenomeno prima nazionale e poi mondiale, trasformando diversi suoi attori – in particolare Priestley e Perry – in idoli degli adolescenti.
A proposito di idoli degli adolescenti: in un nuovo podcast dedicato alla serie, qualche giorno fa uno degli autori ha raccontato che nel 1997 le Spice Girls (che erano prime in classifica con “Wannabe”) mostrarono interesse ad apparire nella serie e che si pensò di farle recitare nell’ultimo episodio della settima stagione, in cui serviva proprio un gruppo musicale. Sembra però che – in particolare per l’opposizione di Priestley, produttore e regista, oltre che protagonista della serie – si scartò quell’ipotesi, preferendo i Cardigans alle Spice Girls.
In un articolo del 2008, il New York Times scrisse che per il pubblico della serie alcuni eventi della trama ebbero un impatto paragonabile a quello che per molti adulti furono le vicende di Bill Clinton, e aggiunse: «È difficile esagerare l’impatto che Beverly Hills 90210 ebbe su milioni di spettatori che stavano crescendo proprio in quel decennio». In Italia la serie andò in onda su Italia Uno, dal 1992 al 2001.
Già prima della fine di Beverly Hills 90210 c’era stato un tentativo, in parte riuscito, di capitalizzarne il successo collegandola in vari modi a una nuova serie: Melrose Place. Ci fu inoltre una serie di cinque stagioni, andate in onda dal 2008 al 2013 intitolata solo 90210, che provò a riprendere ambientazioni (e alcuni personaggi) di Beverly Hills 90210 per raccontare una nuova storia.
Nel 2019, invece, è andata in onda BH90210, una nuova serie in cui tutti i principali attori della serie originale (tranne ovviamente Perry, che comunque non aveva intenzione di prenderci parte) hanno interpretato loro stessi – e non i rispettivi personaggi – mentre cercano di fare una nuova serie che faccia da sequel all’originale. Non è stata rinnovata per una seconda stagione.