Nelle FAQ del Veneto sulla “fase 2” c’è anche il prosecco
È una delle regioni che ha gestito meglio l'emergenza coronavirus e una di quelle più avanti nelle riaperture
In un documento di chiarimenti della regione Veneto su cosa sia permesso fare nella cosiddetta “fase 2” dell’emergenza coronavirus c’è anche un riferimento all’acquisto di vino prosecco, uno dei prodotti tipici della regione. Nel documento, che è stato aggiornato più volte per includere nuovi chiarimenti, ci sono una serie di domande e risposte sulle attività che sono già permesse e quelle ancora vietate. Una di queste è:
Si può andare in macchina fuori comune di residenza nella cantina in cui ci si rifornisce da anni di prosecco nelle colline tipiche di tale prodotto?
Sì, posto che il vino è un prodotto agricolo e alimentare che è legittimamente venduto,e che lo si trova in quelle zone come prodotto tipico e con particolari lavorazioni. Del resto, l’ordinanza n. 46 ammette lo spostamento anche al di fuori del comune di residenza per ogni acquisto regolarmente ammesso. Si tratta di spostamento che non comporta assembramenti, salve le dovute precauzioni da usare presso la cantina (allegato 1 dell’ordinanza n. 46).E’ opportuno, ai fini della prova della finalità dello spostamento in occasione di eventuali controlli, esibire la prenotazione.
Il Veneto è una delle regioni italiane con più casi confermati di coronavirus, ma anche quella che hanno affrontato meglio l’emergenza, tanto che da qualche settimana si parla di “modello veneto”. Alla luce di questi buoni risultati, la regione è stata una di quelle che hanno più insistito affinché il governo consentisse maggiori riaperture e che prima delle altre ha permesso che fossero svolte anche attività non essenziali.