Da domani nella provincia di Bolzano potranno riaprire i negozi e da lunedì bar, ristoranti e parrucchieri
Il consiglio provinciale di Bolzano ha approvato questa notte una legge che autorizza da domani 9 maggio l’apertura dei negozi e da lunedì 11 quella di parrucchieri, bar, ristoranti e musei. Dal 25 maggio potranno invece riaprire le strutture ricettive e gli impianti a fune. Ai sindaci è lasciata però la facoltà di introdurre regole più restrittive.
Il testo prevede il divieto di assembramento, oltre l’osservanza di una distanza di due metri e un adeguamento del rapporto tra superficie e persone per tutte le attività economiche, in modo da consentire il distanziamento. Le scuole e le università resteranno invece ancora chiuse, così come continua il fermo delle attività sportive. Per quanto riguarda queste attività, e spostamenti verso il resto del paese, restano in vigore le norme nazionali: le riaperture riguardano solo gli ambiti in cui la provincia di Bolzano ritiene di avere la competenza in virtù dello Statuto di autonomia.
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Ieri sera il presidente della Liguria Giovanni Toti aveva annunciato che la conferenza delle Regioni aveva approvato all’unanimità un documento che chiede che già da lunedì 11 maggio si possa riaprire il commercio al dettaglio e che dal 17 dello stesso mese, «quando scadrà il Dpcm firmato il 26 aprile scorso» venga «totalmente attribuito alle regioni la responsabilità di elaborare un calendario completo di riaperture sin dal 18 maggio». Sulla stessa posizione il presidente del Fiuli Venezia-Giulia Massimiliano Fedriga, mentre quello del Veneto Luca Zaia si è detto «pronto a far ripartire tutto anche prima del 18 maggio».
Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia ha però confermato la linea del governo già annunciata la scorsa settimana: l’11 maggio verranno esaminati i dati dal ministero della Salute e, in base a quelli, saranno possibili eventuali differenze regionali nelle riaperture, anche in base alle linee guida dell’Inail. Ma solo dal 18 maggio in poi. Sulla decisione della provincia di Bolzano invece oggi ha dichiarato che prende «atto che la Provincia (…) nella sua legge che si adeguerà alle linee guida nazionali ed è un segnale di grande responsabilità», ma che il governo «non può fare altro che impugnare il provvedimento, limitatamente alle parti in contrasto con le regole sulla sicurezza sul lavoro».