Come sarà l’esame di maturità quest’anno
La ministra Azzolina ha spiegato che il colloquio durerà al massimo un'ora e prevederà la presentazione di una tesina sulle materie che sarebbero state oggetto della seconda prova
Durante il question time di ieri alla Camera la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha spiegato come sarà quest’anno l’esame di maturità e quali sono i cambiamenti che è stato necessario introdurre a causa dell’epidemia da coronavirus. La ministra ha detto che «nonostante la grave situazione emergenziale che sta attraversando il nostro paese, anche quest’anno l’esame di Stato sarà serio» e che «a brevissimo sarà pubblicata l’ordinanza» con tutti i dettagli, di cui però ha anticipato i punti principali.
Gli esami inizieranno il prossimo 17 giugno e ogni colloquio, che si svolgerà in presenza, durerà al massimo un’ora. La commissione d’esame sarà composta da membri interni e da un presidente esterno, come anticipato nel cosiddetto “decreto scuola” approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 6 aprile.
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Il colloquio seguirà tre passaggi. Nel primo lo studente dovrà discutere «un elaborato sulle discipline di indirizzo» su un argomento che sarà concordato precedentemente. Poi il candidato dovrà affrontare un breve testo di lingua e letteratura italiana studiato durante il quinto anno. La terza prova consisterà nell’analisi di materiale scelto e proposto dalla commissione sempre sulla base di quanto svolto durante l’ultimo anno.
Il primo passaggio è quello che ha fatto maggiormente discutere visto che la ministra Azzolina aveva dichiarato che gli studenti non avrebbero dovuto presentare alla prova finale una tesina, ma l’elaborato di cui ha parlato sembra essere qualcosa di molto simile. Sarà però solo sulle «discipline di indirizzo», quindi quelle che sarebbero state oggetto della seconda prova: latino e greco per il classico, matematica e fisica per lo scientifico, ad esempio.
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Ai candidati sarà anche chiesto di esporre le «esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione”». Per quanto riguarda il punteggio finale, la prova orale, che sarà l’unica quest’anno, potrà valere fino a 40 punti, mentre il percorso di studi dell’ultimo triennio potrà essere valutato fino a un massimo di 60 punti. Per conseguire il diploma bisognerà conseguire un punteggio di almeno 60/100.
Il ministro ha chiarito che «solo nel caso in cui le condizioni epidemiologiche e le disposizioni delle autorità competenti lo richiedano i lavori delle commissioni e le prove d’esame potranno svolgersi in videoconferenza o con altra modalità telematica sincrona». Ciò potrebbe valere sia nel caso che un candidato, o un membro della commissione risulti positivo al coronavirus, che nell’eventualità che nel frattempo si aggravi nuovamente l’emergenza sanitaria.