In Svizzera i ristoranti dovranno conservare nome, cognome e telefono dei clienti
Per 14 giorni, così da avvertire poi chi dovesse essere stato potenzialmente esposto al rischio del contagio
In Svizzera i bar e ristoranti potranno riaprire lunedì 11 maggio, ma seguendo una serie di regole molto stringenti per proteggere dal contagio da coronavirus sia i clienti che il personale. In particolare il piano per la ristorazione durante l’emergenza prevede, oltre alle regole più prettamente sanitarie, che vengano registrati nome, cognome e numero di telefono dei clienti, oltre al numero di tavolo utilizzato, in modo da poter tracciare gli eventuali contagi. I dati dovranno essere conservati dai ristoranti per 14 giorni, il tempo massimo di incubazione della malattia.
Il protocollo – presentato il 4 maggio dall’associazione di categoria GastroSuisse su richiesta del governo, che lo analizzerà venerdì – prevede che questi dati debbano essere acquisiti solo se il consumo del cibo avviene nel locale, in modo che l’azienda sia sempre in grado di fornire «informazioni sugli ultimi 14 giorni su quali tavoli sono stati serviti da un collaboratore» e il servizio sanitario possa «richiedere i dati di contatto qualora lo ritenga necessario». Lo scopo è avvisare i clienti del ristorante quando dovesse emergere che sono stati potenzialmente esposti al rischio del contagio, così che possano mettersi in autoisolamento o comunque consultare il proprio medico.
Il piano elenca in dieci punti nel dettaglio tutte le pratiche che i ristoratori dovranno garantire per cercare di evitare la diffusione del contagio. Per ogni pratica vengono specificate diverse misure da adottare. Per esempio, viene imposto al personale di lavarsi le mani a intervalli regolari e, per quanto possibile, di evitare di toccare oggetti e superfici. Le misure relative a questa regola generale prevedono la creazione di appositi spazi per i prodotti igienizzanti, sia per il personale che per i clienti. Il personale dovrà lavarsi le mani all’arrivo, dopo le pause, prima di apparecchiare i tavoli, prima del piegamento dei tovaglioli e della lucidatura delle posate, dopo aver sparecchiato e prima di toccare le stoviglie pulite.
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Per quanto riguarda il distanziamento, a ogni tavolo potranno sedersi al massimo quattro persone. Faranno eccezione solo le famiglie con due genitori e più di due figli. Inoltre i clienti dovranno mantenere una distanza minima di due metri a meno che tra di loro ci sia una barriera, per esempio di plexiglas (di cui il piano indica le misure minime). Tutti i clienti dovranno utilizzare posti a sedere: non sarà consentita la consumazione in piedi al bancone. Sarà vietato inoltre l’uso di tavoli da biliardo, freccette, bowling, karaoke e slot machine, come la musica dal vivo.
L’obbligo della distanza di due metri varrà anche per il personale. «Nei lavori in cui il rispetto della distanza di 2 metri non sia praticabile», si legge nel piano, «l’esposizione dei collaboratori va ridotta al minimo limitando la durata del contatto e/o attuando misure di protezione adeguate». Quest’ultimo caso è dettagliato da una specifica sezione in cui si spiega che se la distanza non può essere rispettata, «anche per un breve periodo di tempo, si raccomanda vivamente – seppur non sia obbligatorio – di indossare una mascherina igienica (ad es. mascherine chirurgiche) o una visiera di protezione». Le mascherine protettive dovranno essere cambiate ogni quattro ore e i guanti monouso ogni ora. Andranno evitati gli oggetti a uso condiviso(contenitori di spezie, cestini portaposate) e l’impiego per gli ospiti di touch screen (che in alternativa dovranno essere disinfettati dopo ogni utilizzo).
Oltre a bar e ristoranti, l’11 maggio potranno riaprire in Svizzera anche le scuole elementari e medie (la decisione finale è affidata ai Cantoni), tutti i negozi, i musei e le biblioteche. Sarà inoltre ripristinato il regolare servizio dei trasporti pubblici e potranno riprendere gli allenamenti per gli sport professionistici e amatoriali.
Il 27 aprile avevano già riaperto parrucchieri, estetisti, saloni di massaggi e i fioristi. Erano tornati a funzionare gli ambulatori e gli studi medici e fisioterapici, ed era stato esteso il numero di persone che possono partecipare a un funerale. Il programma del governo svizzero prevede che a partire dall’8 giugno riaprano poi zoo, piscine, teatri e cinema e che si possa partecipare alle funzioni religiose. Da quel giorno saranno concessi raduni di più di 5 persone e potranno riprendere gli eventi sportivi senza pubblico. Il divieto per le manifestazioni con più di mille persone resterà in vigore almeno fino alla fine di agosto.