Le notizie di mercoledì sul coronavirus in Italia
I casi di contagio rilevati sono 1.444 in più di ieri, mentre i morti sono 369 in più
I contagi da coronavirus totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia in Italia, secondo gli ultimi dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, sono 214.457. Ci sono 1.444 casi registrati in più di ieri. I morti sono 29.684, un incremento di 369 rispetto a ieri. I nuovi pazienti “guariti o dimessi” sono 8.014, per un totale di 93.245. Le persone attualmente ricoverate in terapia intensiva sono 1.333, 94 in meno di ieri. Si registrano 6.939 attualmente positivi in meno, per un totale di 91.528. Per la prima volta i “dimessi o guariti” superano gli attualmente positivi.
In Lombardia, la regione più colpita, i casi positivi totali sono oggi 79.369 (764 in più rispetto a ieri) e i morti registrati nelle ultime 24 ore sono stati 222. Le persone al momento in terapia intensiva sono 480, 29 in meno rispetto a ieri. I “guariti o dimessi” sono 33.005, 5.881 in più di ieri, ma la regione Lombardia precisa che il numero così alto di guariti, rispetto a ieri, è dovuto a un aggiornamento del dato e fa riferimento a guariti nelle giornate precedenti e non solo ieri. Questo dato si ripercuote quindi anche su quello nazionale non solo dei “guariti o dimessi”, ma anche su quello degli attualmente positivi.
– Leggi anche: I due mesi che sconvolsero la Lombardia
Leggendo i dati comunicati ogni giorno dalla Protezione Civile bisogna usare alcune cautele: in primo luogo per la distinzione tra il numero delle persone attualmente positive e quello complessivo dei contagiati, che può creare un po’ di confusione; e in secondo luogo perché sappiamo ormai che i contagiati e i morti sono molti di più di quelli rilevati dai dati. Inoltre c’è un problema su cosa intenda la Protezione Civile quando parla di “guariti”: si è scoperto infatti che questo dato comprende anche le persone dimesse dagli ospedali, ma che potrebbero essere ancora malate, mentre non comprende tutti quelli che sono guariti dopo essere stati malati, ma che non avendo fatto il tampone non sono mai entrati nei numeri ufficiali dei malati.
Le altre notizie di oggi
Secondo le stime primaverili della Commissione Europea sull’andamento dell’economia in Europa nel 2020 diffuse oggi, a causa della pandemia da coronavirus il PIL dell’eurozona si contrarrà del 7,7 per cento. Tra i paesi maggiormente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia c’è l’Italia, la cui economia nel 2020 si dovrebbe contrarre del 9,5 per cento; peggio dell’Italia dovrebbe fare solo la Grecia, il cui PIL dovrebbe diminuire del 9,7 per cento. La Commissione ha rivisto al ribasso le previsioni fatte nei mesi scorsi. Nel 2021, invece, la Commissione Europea stima una ripresa generale dell’economia europea e italiana. Per l’Italia prevede una crescita del PIL del 6,5 per cento, appena superiore a quella stimata per l’eurozona.
Oggi il ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie Francesco Boccia, intervenendo alla trasmissione L’Aria che tira, su La7, ha detto che «tra il 14 e 15 maggio arriveranno le linee guida su estetisti e parrucchieri ed entro il 18 maggio pensiamo che potranno cominciare ad aprire. In base ai nostri dati e al nostro monitoraggio qualcosa può riaprire anche prima della data del primo giugno». Boccia ha però escluso che queste categorie possano aprire prima del 18 maggio.
Intanto da oggi e fino al 17 maggio in Puglia saranno consentiti gli sport amatoriali e individuali all’aria aperta, come ad esempio golf, atletica, corsa, ciclismo, vela, pattinaggio, tennis, canoa, canottaggio, equitazione, surf, windsurf e kitesurf, automobilismo, motociclismo, go-kart, tiro con l’arco, tiro a segno e simili. Il presidente della Puglia, con la stessa ordinanza che permette l’attività sportiva all’aria aperta, ha autorizzato anche l’attività dei centri di addestramento di animali, e la manutenzione di camper e roulotte.
Per quanto riguarda le verifiche delle forze dell’ordine effettuate nel secondo giorno della cosiddetta fase 2, ieri 5 maggio, sono state controllate 257.574 persone delle quali 3.219 sono state sanzionate, 32 denunciate per false dichiarazioni o attestazioni e 3 per inosservanza del divieto di allontanarsi dall’abitazione per quarantena. Nei primi due giorni della fase due il totale dei controlli sale 515.744 persone fermate e 6.910 sanzionate. Le attività o esercizi commerciali verificati il 4 e 5 maggio sono stati invece 201.098: 245 i titolari sanzionati. Soltanto ieri le attività controllate sono state 100.282, con 149 sanzioni e 56 provvedimenti di chiusura.
– Leggi anche: Che fine ha fatto Immuni
Perché i casi aumentano ancora?
Una conseguenza della scarsa precisione dei dati raccolti fin qui è che anche ora che la situazione sembra complessivamente migliorare (il calo dei ricoveri in terapia intensiva ne è un segnale) il numero dei nuovi casi sembra ancora molto alto.
Una possibile risposta è che l’aumento del numero dei casi confermati sia legato all’aumento del numero di tamponi effettuati: più test si fanno, più casi si trovano. Questo dimostrerebbe anche che nelle prime settimane dall’inizio dell’epidemia il basso numero di test non aveva permesso di identificare tutti i casi, che sono stati (e sono ancora oggi) più di quanti dicano i numeri ufficiali.
– Leggi anche: La storia del primo contagio accertato in Francia, a fine dicembre