Le linee guida del ministero dello Sport per gli allenamenti individuali nella “fase 2”
Sarà possibile allenarsi anche per gli atleti degli sport di squadra, ma in forma individuale: per tutti è obbligatorio il distanziamento fisico e il rispetto di una serie di norme sanitarie
Il ministero dello Sport ha pubblicato le linee guida che regolano il ritorno agli allenamenti non solo per gli atleti degli sport individuali, ma anche per gli atleti di sport di squadra. Il documento, in attuazione del decreto del 26 aprile sull’avvio della cosiddetta “fase 2” dell’emergenza da coronavirus, consente il ritorno agli allenamenti per atleti, professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, dal CIP (Comitato Italiani Paralimpico) e dalle rispettive Federazioni, «in vista della loro partecipazione ai giochi olimpici o a manifestazioni nazionali ed internazionali».
Si legge nelle linee guida che il «complesso delle misure contenute nel presente documento consente, altresì, e fino a nuove disposizioni, la possibilità che possano svolgersi allenamenti anche di atleti, professionisti e non, riconosciuti di interesse nazionale e internazionale, di discipline sportive di squadra, purché questi si svolgano sempre in forma individuale». Per quanto riguarda l’attività degli atleti degli sport di squadra è stabilito che «si alternino singolarmente sul campo o nello stesso spazio o nell’utilizzo degli stessi attrezzi».
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Come previsto dal decreto restano vietate le attività ludiche o ricreative all’aperto e continuano a essere sospesi gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sia in luoghi pubblici che privati. Gli allenamenti dovranno svolgersi quindi nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento, a porte chiuse e secondo le disposizioni sanitarie previste dalle stesse linee guida.
Negli allegati al documento – che in tutto è lungo trentadue pagine – sono elencate nel dettaglio una serie di norme per la prevenzione del contagio che dovranno essere poi declinate per ogni specifica attività sportiva di allenamento: si va dall’informazione sul virus e sulle modalità della sua trasmissione al riconoscimento dei sintomi, dalle procedure di sanificazione all’organizzazione degli spazi dove verrà svolta l’attività sportiva.
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