In Tanzania l’opposizione vuole sospendere il Parlamento, dopo tre morti sospette
Negli ultimi 11 giorni tre parlamentari sono morti in circostanze poco chiare, e si pensa potessero avere la COVID-19
Chadema, il principale partito d’opposizione della Tanzania, ha chiesto una sospensione delle attività del Parlamento dopo che tre deputati, tra cui il ministro della Giustizia Augustine Mahiga, sono morti in circostanze poco chiare nell’arco di 11 giorni, tra il 20 aprile e il primo maggio. Non sono state diffuse notizie ufficiali sulle cause della morte dei tre politici, e si pensa che potessero essere stati infettati dal coronavirus (SARS-CoV-2).
Venerdì il presidente di Chadema, Freeman Mbowe, ha detto ai parlamentari del partito di stare in autoisolamento a casa per due settimane e di tenersi lontani dagli edifici istituzionali a Dodoma, la capitale del paese, e a Dar es Salaam, la capitale economica, per almeno 21 giorni.
Il governo invece non ha diffuso informazioni chiare sulla morte dei tre parlamentari e non ha preso provvedimenti: al contrario, rispetto ai governi dei paesi vicini, quello della Tanzania ha finora avuto un approccio più rilassato sulle misure per contenere il coronavirus. Sono state chiuse le scuole e le università, ma non è stata ordinata la chiusura delle chiese e degli altri luoghi di culto, diversamente da altri paesi, nonostante il governo abbia raccomandato il distanziamento fisico. Il presidente John Magufuli ha giustificato la decisione dicendo che il coronavirus è un «demone» e che le chiese devono rimanere aperte perché lì si trovano dio e la «vera guarigione».
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), aggiornati al 29 aprile, attualmente nel paese ci sono 480 casi confermati di infezione da coronavirus, di cui solo 17 morti, ma è probabile che in realtà i contagiati siano molti di più. Per quanto riguarda i parlamentari, ad aprile era stato annunciato che uno era risultato positivo al coronavirus, ma nulla di più.
Fino al 22 aprile il governo aggiornava quotidianamente la popolazione sul numero di contagi, ma poi Magufuli ha detto che il ministero della Salute «diffondeva il panico» con i suoi annunci sulla pandemia, e gli aggiornamenti si sono fatti più rari. Molte persone hanno criticato il governo per questa decisione e c’è anche chi ha ipotizzato che si stia cercando di nascondere i dati reali sulla diffusione dell’epidemia.
– Leggi anche: Nei paesi poveri le restrizioni rischiano di fare più danni dell’epidemia
Tra questi c’è anche Freeman Mbowe, che ha accusato Magufuli di essere «in uno stato di negazione» sul coronavirus, e ha detto: «Crediamo che servano misure più stringenti per proteggere i parlamentari e i cittadini della Tanzania».
Quest’anno nel paese dovrebbero tenersi le elezioni politiche e probabilmente Magufuli sarà di nuovo il candidato presidente del partito di governo Chama Cha Mapinduzi. L’opposizione in passato non ha mai vinto le elezioni, ma si pensa che la gestione dell’epidemia di Magufuli possa dare una possibilità a Chadema.