C’è stato un attentato ad Afrin, in Siria: sono morte almeno 40 persone
C’è stato un attentato ad Afrin, città della Siria settentrionale che dal 2018 è controllata dalle forze turche alleate con alcuni gruppi di ribelli siriani, dopo che per anni era stata governata dai curdi. L’attentato è stato compiuto nel centro della città: un’autocisterna è esplosa in un mercato uccidendo almeno 40 persone, tutte civili, compresi 11 bambini, ha detto la Turchia. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione che ha sede a Londra, tra i morti ci sarebbero anche sei miliziani filo-turchi.
Il ministero della Difesa turco ha incolpato dell’attentato l’Unità di protezione popolare, milizia curda conosciuta con il nome YPG. La Turchia accusa l’YPG di essere praticamente la stessa cosa del PKK, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, gruppo che combatte per l’indipendenza dei curdi turchi e che è considerato terroristico dal governo turco. «Il nemico dell’umanità PKK/YPG ha di nuovo preso di mira dei civili innocenti ad Afrin», ha twittato l’account del ministero, senza fornire prove a sostegno delle proprie affermazioni.
İnsanlık düşmanı PKK/YPG, Afrin’de yine masum sivilleri hedef aldı. Afrin şehir merkezinde sivillerin yoğun olduğu bir bölgede bomba yüklü yakıt tankeri ile saldırı düzenleyen teröristler, ilk belirlemelere göre en az 35 masum sivili katlettii, 30’dan fazla sivili de yaraladı. pic.twitter.com/KBnITo2EUc
— T.C. Millî Savunma Bakanlığı (@tcsavunma) April 28, 2020