È morto Giulietto Chiesa, aveva 79 anni
Era stato giornalista, politico e grande promotore di teorie cospirazioniste su poteri occulti e informazioni falsificate
È morto a 79 anni Giulietto Chiesa, giornalista italiano con una lunga carriera, noto in particolare per essere stato a lungo corrispondente da Mosca dell’Unità e della Stampa, e più di recente per i suoi intensi impegni polemici contro presunti poteri occulti mondiali e falsificazioni su storia e attualità di questo secolo. La notizia è stata inizialmente data su Facebook dal noto vignettista Vauro.
Chiesa era nato ad Acqui Terme, in Piemonte, nel settembre 1940 e prima di diventare giornalista si era occupato di politica per molti anni, con il Partito Comunista. Era stato un dirigente nazionale della sezione giovanile del partito, poi dirigente locale a Genova del Partito Comunista e capogruppo nel consiglio provinciale di Genova negli anni Settanta. Nel 1979 aveva cominciato a lavorare per l’Unità, di cui era stato corrispondente da Mosca dal 1980 al 1990, quando passò alla Stampa. In questo millennio si era dedicato con frequenza a impegni politici e giornalistici di “controinformazione”: nel 2004 era stato eletto al Parlamento Europeo con la lista giustizialista di Antonio Di Pietro e nel 2009 si era candidato nuovamente al Parlamento Europeo, questa volta in Lettonia con la lista “Per la Difesa dei Diritti Umani in una Lettonia unita”, ma non era stato eletto.
Da diversi anni Chiesa era conosciuto soprattutto per la sua attività di divulgazione e promozione di teorie cospirazioniste e dietrologie indimostrate, per esempio sull’11 settembre, attività che gli aveva valso frequenti attenzioni di giornali e talk show televisivi.