Esistono i delfini rosa, ma stanno scomparendo
Fanno parte di una specie di cui non si sa molto, diffusa soprattutto nel Sud-est asiatico, ma potrebbero estinguersi prima di essere studiati meglio
Tra le tante cose che ci sono in cielo e in terra, esistono anche i delfini rosa. Alcuni sono delfini di acqua dolce e vivono nel Rio delle Amazzoni, in America del Sud. Altri vivono lungo le coste del Sud-est asiatico, dal Bangladesh alle Filippine, e si possono vedere nelle acque intorno a Hong Kong, ma – spiega un lungo articolo di BBC – ce ne sono sempre meno e potrebbero scomparire da molti dei loro ambienti naturali.
I delfini rosa di Hong Kong appartengono alla specie Sousa chinensis: e non si sa con sicurezza perché siano rosa. Quando nascono hanno la pelle grigia, come la maggior parte delle specie di delfini, ma con l’età compaiono delle macchie rosa che aumentano e si allargano sempre di più; gli esemplari più rosa sono gli adulti più vecchi. L’ipotesi principale è che a causa della torbidità delle acque in cui vivono la loro pelle col tempo perda la sua pigmentazione, perché non “prendono abbastanza sole”. In realtà la loro pelle è bianca, ma i vasi sanguigni la fanno apparire rosa. Infatti gli esemplari trovati morti avevano la pelle bianca.
Secondo la Lista rossa dello IUCN, che compila un ampio e autorevole database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali, i Sousa chinensis sono una specie “vulnerabile”, categoria che si trova a due gradini da quella riservata alle specie estinte. Sono riconosciuti come tali dal 2017 grazie alle stime sulla loro diminuzione fatte a Hong Kong, ma in realtà non si sa bene quanti siano: sono una specie poco studiata, e dato che vivono sparsi in un territorio molto vasto, è difficile raccogliere dati su quanti siano esattamente. Mettendo insieme diversi conteggi, l’IUCN ha stimato che ci siano attualmente circa 5mila delfini Sousa chinensis e che il loro numero stia diminuendo.
Stanno diminuendo a Hong Kong in modo particolare, stando ai dati disponibili: secondo l’ultimo conteggio della Hong Kong Dolphin Conservation Society, fatto l’estate scorsa, nelle acque intorno alla città sarebbero rimasti solo 32 delfini rosa; nel 2003 erano 188. Si pensa che parte di questa diminuzione sia dovuta allo spostamento degli animali in zone diverse, ma sulla base dei ritrovamenti di delfini morti e per il fatto che le aree dove non se ne vedono più coincidono con quelle dove sono state costruite strutture costiere, si ritiene che le attività umane abbiano un loro peso.
I delfini di Hong Kong sono danneggiati da quattro diversi tipi di attività umane, ha spiegato a BBC Taison Cheng, presidente della Hong Kong Dolphin Conservation Society: dall’edilizia costiera (che a Hong Kong prevede spesso di realizzare isole artificiali), dall’inquinamento marino, dalla pesca e dal traffico navale, che solitamente è molto intenso a Hong Kong che è un importante porto internazionale.
Una vicenda particolarmente triste sui danni delle navi ai delfini è quella del delfino WL212, che nel 2015 fu avvistato in mare con delle ferite talmente gravi da avere la coda quasi staccata dal resto del corpo (la documentarista Daphne Wong ne realizzò delle immagini, piuttosto impressionanti); probabilmente fu l’elica di una nave a causarle. La Hong Kong Dolphin Conservation Society seguì WL212 per qualche giorno, documentando come il delfino facesse fatica a trovare cibo a causa delle sue condizioni, finché un acquario statale, l’Ocean Park, lo catturò per assisterlo. Ma il delfino morì dopo quattro giorni in cattività.
A Hong Kong ci sono società che organizzano giri in barca per vedere i delfini:
Secondo gli attivisti che cercano di difendere i delfini di Hong Kong, sono stati soprattutto due grandi progetti edilizi a danneggiare i delfini: la costruzione dell’aeroporto internazionale di Hong Kong negli anni Novanta e la costruzione di un ponte per collegare Hong Kong a Macao e alla Cina nell’ultimo decennio. Secondo l’agenzia che gestisce il ponte, i delfini che vivono tra le acque di Hong Kong e l’estuario del Fiume delle Perle (che scorre attraverso il Guandong fino a sfociare tra Hong Kong e Macao) sono più di quanti dicano gli attivisti: 945 tra il 2017 e il 2018. Secondo la sede di Hong Kong del WWF però questi numeri non sono affidabili: non ha potuto verificare i metodi usati per il conteggio dato che le autorità non hanno voluto mettere a disposizione del WWF (e nemmeno di BBC) il proprio studio sui delfini.
Intanto procedono i piani per costruire una nuova pista per l’aeroporto di Hong Kong, dunque l’ambiente in cui vivono i delfini rosa sarà ulteriormente ridotto. Può sembrare controintuitivo, dato che i delfini vivono in mare aperto, ma non sono una specie che potrebbe vivere in mezzo all’oceano: si sono adattati a un ambiente dove l’acqua salata del mare e l’acqua dolce dei fiumi si mescolano, mangiando i pesci che vivono in questo tipo di ecosistema. Non possono semplicemente allontanarsi dalle coste.
Dato che sono poco studiati, l’IUCN non sa se i delfini rosa siano in grande calo anche nelle altre zone del Sud-est asiatico dove vivono. Dato che però in tutta la regione le attività umane sono simili a quelle che avvengono intorno a Hong Kong, ci sono buone ragioni per essere pessimisti. Potrebbe anche esserci il rischio che i Sousa chinensis spariscano prima di averli studiati abbastanza.