Avete già provato a lavorare al computer in piedi?
Come costruire uno standing desk fai-da-te per chi pensa che in questo modo sentirà meno fastidio al collo e alla schiena
In tutto il mondo moltissime persone abituate ad andare in ufficio si stanno adattando a lavorare da casa. Alcune, a giudicare dai post sui social network, si sono costruite una postazione per lavorare in piedi, uno standing desk come si dice in inglese. Visto che in casa lo spazio per fare movimento è ridotto, alternare il lavoro seduti a quello in piedi può essere un buon modo per alleviare alcuni dolori, anche se stare in piedi di per sé non significa fare movimento e farlo troppo a lungo non fa bene. L’ideale è avere — o costruire — un sit-stand desk, e cioè un sostegno regolabile in altezza per sedersi e alzarsi a piacimento.
Per chi ha spazio in casa e un buon budget, esistono scrivanie apposta di altezza regolabile o supporti per computer da appoggiare su un tavolo. Per chi invece non è ancora sicuro di voler fare un acquisto — visto che si tratta di spendere centinaia di euro — ma vorrebbe provare a lavorare in piedi ogni tanto, abbiamo raccolto alcune idee fai-da-te tra quelle più interessanti comparse online nelle ultime settimane.
A cosa serve lavorare in piedi?
Online si trovano moltissimi argomenti a favore e contro il lavorare in piedi, ma se c’è una cosa su cui tutti concordano è che stare in piedi non è in nessun modo equivalente a fare esercizio fisico. Anche se numerosi studi hanno dimostrato che chi passa molto tempo seduto ha più probabilità di sviluppare disturbi cardiocircolatori o altre malattie come obesità, cancro e diabete, non basta non stare seduti per evitare gli effetti di uno stile di vita sedentario. Per controllare il peso e mantenersi in salute, fare un po’ di movimento ogni giorno rimane fondamentale.
David Rempel, docente di medicina all’Università della California che ha approfondito l’argomento, ha confermato che non c’è nessuna prova scientifica del fatto che lavorare in piedi riduca i rischi di sviluppare malattie cardiocircolatorie, ma che lavorare un po’ seduti e un po’ in piedi può essere utile per chi soffre di dolori alla schiena o al collo. Anche in questo caso però servono degli accorgimenti: alcuni studiosi dell’Università di Waterloo raccomandano a chi soffre di mal di schiena di non passare in piedi più di 45 minuti ogni ora, e di alternare i periodi in piedi con almeno un quarto d’ora seduti. Passare troppe ore fermi in piedi infatti può causare vene varicose, dolori alle gambe e ai piedi.
Il chirurgo ortopedico Geffrey Goldstain ha detto a The Cut che, quando si sta in piedi, la schiena è più sovraccaricata rispetto a quando si sta seduti, ma che non c’è niente di peggio che stare seduti per lunghi periodi di tempo, magari anche ingobbiti. La sua conclusione è che l’importante è cambiare spesso posizione e in ogni posizione fare attenzione alla propria postura.
Infine, alcune piccole ricerche hanno mostrato dei miglioramenti nella produttività delle persone che lavorano in piedi, ma non si può ancora affermare con certezza quanto questo sia vero e se lo sia per tutti. Il redattore di Wirecutter che ha scritto una guida all’acquisto dei supporti per lavorare in piedi è abbastanza d’accordo: nel suo caso, lavorare in piedi la mattina e dopo pranzo lo fa stare sveglio e concentrato.
Sit-stand desk
Per tutti questi motivi, Wirecutter consiglia un sit-stand desk. Tra i supporti regolabili segnalati dal sito di recensioni, l’unico che si può acquistare in Italia è il modello Cora di Fully: nonostante le misure anti coronavirus i tempi di spedizione sono gli stessi (1-2 giorni per l’Italia). È molto elegante e più economico di tutti gli altri modelli (200 euro) ma ha lo svantaggio di avere un solo appoggio per il computer portatile e non quello per appoggiare tastiera e mouse. Sempre di Fully, Wirecutter consiglia la scrivania regolabile Jarvis che costa 570 euro. Se usate già un monitor o avete tastiera e mouse separati e preferite un modello di quelli a più “piani”, il sito di tecnologia CNet consiglia Varidesk ProPlus, che su Amazon costa 325 euro.
Come deve essere uno standing desk
Come quando si lavora seduti, anche quando si sta in piedi davanti al computer lo schermo dovrebbe essere all’altezza degli occhi, in modo che non si debba tenere la testa china ma neanche all’indietro. La tastiera dovrebbe essere all’altezza dei gomiti, in modo che le braccia siano piegate a 90 gradi e il mouse in una posizione che non richieda una flessione eccessiva del polso. Se avete un computer portatile, l’ideale per rispettare queste regole è usare una tastiera e un mouse a parte (qui ne avevamo consigliati alcuni), oppure un monitor.
Una cosa che alcuni fanno è anche tenere sotto i piedi un tappetino un po’ spesso, come alcuni di quelli che si usano per fare yoga, per far muovere le piante dei piedi e spostare il peso più facilmente da una gamba all’altra. Questi piccoli movimenti aiutano a non tenere il corpo troppo rigido. L’importante è non stare curvi sul computer e tornare a sedersi non appena si avvertono dolori alla schiena: non serve dirlo, ma in generale non bisogna mai insistere a stare in una posizione in cui si sente male.
Idee fai-da-te
La social media manager di The Verge Kaitlin Hatton ha raccontato di aver cercato a lungo lo standing desk più adatto ai propri gusti e al proprio budget. Alla fine, la soluzione migliore l’ha trovata in casa sua: aveva una libreria alta circa un metro e mezzo con un ripiano all’altezza delle spalle che ha liberato e che ora usa quando vuole lavorare in piedi. L’ideale è che la libreria sia di quelle aperte sul retro, in modo far passare i cavi del computer dietro il ripiano e non averli d’intralcio.
i spent months searching for the perfect standing desk only to realize my bookcase would do just fine. *cue ominous music* the following article is based on true events https://t.co/Re2h4olPjI
— kaitlin hatton (@kaitlin_hatton) April 7, 2020
Un’utente di Twitter (e non solo una) ha pubblicato una fotografia del sit-stand desk che ha ricavato appoggiando un’asse da stiro sul tavolo. In effetti l’asse da stiro si può regolare in altezza e offre abbastanza spazio anche per un mouse, se serve. L’utente che ha condiviso la fotografia dice che sente le spalle meno tese (e che così l’asse da stiro viene usata un po’ più spesso di prima).
Meet my DIY standing desk
It’s much more comfortable than sitting down, my back and shoulders feel less tense AND my iron board is used more often than ever! pic.twitter.com/jEy38VGvgE— Anique Schüller (@anique_schuller) April 13, 2020
Una redattrice del Post, dopo aver acquistato il sostegno, la tastiera e il mouse di cui avevamo scritto qui, ha usato un vassoio da letto che aveva in casa per alzare il portatile e quindi lo schermo ad altezza occhi. Lei ha appoggiato tutto su un tavolo già alto (la penisola della cucina), quindi se il vostro tavolo è più basso anche questi due supporti potrebbero non bastare ― e non è il caso di aggiungerne altri per la stabilità complessiva della struttura.
Un’altra utente di Twitter, che per un dolore al collo era in cerca di un supporto temporaneo per lavorare in piedi, ha usato un appendiabiti.
https://twitter.com/imlaurie/status/1251278954125639680
Poi, oltre a tutte le scrivanie che riuscite a improvvisare (avete considerato la lavatrice?), ricordatevi che per aggiungere qualche centimetro potete sempre contare su libri e giochi da tavolo (e anche valigie perché no?), come hanno fatto molti con risultati più o meno stabili.
Created a standing desk today. Opening up to new experiences today, such as changing my clothes and standing. pic.twitter.com/JTzSoPhCoK
— tanvi (@Tanvim) April 22, 2020
Infine, se siete così fortunati da avere in casa un parco giochi per gatti su più livelli, potreste valutare di scalzare i vostri animali per un po’.
Makeshift standing desk #WorkingFromHomeLife #StayHome pic.twitter.com/FCbddvTisc
— Catie (@CatieTootles) April 16, 2020
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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.