Donald Trump sospenderà per 60 giorni l’emissione delle “green card”, i permessi di soggiorno permanenti
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto martedì che sospenderà per almeno 60 giorni l’emissione delle cosiddette green card, che consentono ai cittadini stranieri di risiedere negli Stati Uniti per un tempo illimitato.
Trump aveva inizialmente detto che avrebbe sospeso l’immigrazione legale ma poi ha cambiato idea e ha ristretto le limitazioni solo ad alcuni tipi di green card, escludendo per esempio i lavoratori agricoli, che potranno quindi ottenere una forma di permesso. L’ordine esecutivo deve ancora essere scritto e non è ancora chiaro quali saranno le altre eccezioni; è probabile che Trump la firmerà oggi stesso.
Trump sostiene che la sua decisione servirà a proteggere i lavoratori americani dalla concorrenza degli stranieri durante la crisi causata dal diffondersi del coronavirus: «sarebbe sbagliato e ingiusto che gli americani infettati dal virus venissero sostituiti da nuovi lavoratori immigrati arrivati dall’estero», ha detto. In realtà è già impossibile per i cittadini stranieri entrare negli Stati Uniti perché da marzo i consolati hanno sospeso l’emissione di visti.
Ogni anno viene emesso circa un milione di green card, che consentono anche di richiedere la cittadinanza americana. Il 70 per cento delle green card concesse va ai coniugi o ai familiari di cittadini americani. Tra quelle concesse per ragioni di lavoro, l’80 per cento va a persone che già vivono negli Stati Uniti per lavoro e che hanno già un permesso di residenza temporaneo.
Gli Stati Uniti sono il paese con più positivi accertati al mondo: circa 790mila persone.