Sul cercare di dire le cose vere
La verità non esiste, ma come dice Woody Allen "a qualcosa dovremo pure ispirarci"
Il Post si impegna da dieci anni per creare e diffondere un modello di informazione affidabile e accurata, e ne ha fatto una delle priorità stesse della sua produzione giornalistica. Al Post la considerazione che l’informazione contemporanea, soprattutto italiana, abbia delle cospicue carenze rispetto alla verifica dei fatti, all’esattezza della scrittura e all’attendibilità delle notizie, ha preceduto di diversi anni il dibattito sulle “fake news” e la fuorviante versione per cui il problema sia nato con internet invece che da una cultura approssimativa diffusa nel giornalismo tradizionale che non ha saputo opporre modelli alternativi alle chiacchiere da social. E questa attenzione il Post l’ha a sua volta ereditata da un lavoro sulle notizie false nei media iniziato dal suo direttore Luca Sofri intorno al 2004 (e riassunto nel libro Notizie che non lo erano, Rizzoli, 2015).
Fare informazione dando priorità al dire delle cose verificate e affidabili significa spesso prendersi dei tempi più lunghi rispetto alla pubblicazione delle notizie su altri siti e testate; significa costruire una mappa di affidabilità diverse delle fonti e diverse necessità di controllo delle stesse fonti, italiane e internazionali; significa usare un linguaggio che sia sempre aderente alla dose di certezza di quello che si racconta, attribuendo le notizie alle fonti, mettendole nel contesto, spiegando cosa si sa e cosa non si sa.
Questa attenzione è diventata particolarmente preziosa e apprezzata da quando i lettori sono diventati più sensibili alle conseguenze di un’informazione trascurata, precipitosa e spesso falsificatrice, che esiste su internet e sui social network come esiste nei media tradizionali, cartacei, televisivi, digitali. Che si tratti dell’elezione di un presidente degli Stati Uniti, di un referendum per uscire dall’Unione Europea, o della salute delle persone in una pandemia: la fiducia nell’attenzione, responsabilità e prudenza dei mezzi di informazione è diventata molto più sentita, e questi tratti sempre più riconosciuti, quando i lettori ritengono ci siano.
Questo articolo fa parte di una serie che vuole raccontare il Post nei giorni in cui compie dieci anni.
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