Il Paese Senza Errori di Gianni Rodari
Che morì 40 anni fa oggi e spiegò che è bello e giusto cercare un posto dove non si facciano errori, ma forse correggerli aiuta di più
Gianni Rodari, scrittore e poeta famoso soprattutto per i suoi libri e testi per bambini che ebbero grandissima popolarità nella seconda metà del Novecento, morì a quasi 60 anni il 14 aprile 1980. La poesia “Il Paese Senza Errori” chiudeva la raccolta Il libro degli errori, pubblicata nel 1964.
C’era una volta un uomo che andava per terra e per mare
in cerca del Paese Senza Errori.
Cammina e cammina, non faceva che camminare,
paesi ne vedeva di tutti i colori,
di lunghi, di larghi, di freddi, di caldi,
di così così:
e se trovava un errore là ne trovava due qui.
Scoperto l’errore, ripigliava il fagotto
e ripartiva in quattro e quattr’otto.C’erano paesi senza acqua,
paesi senza vino,
paesi senza paesi, perfino,
ma il Paese Senza Errori dove stava, dove stava?
Voi direte: Era un brav’uomo. Uno che cercava
una bella cosa. Scusate, però,
non era meglio se si fermava
in un posto qualunque,
e di tutti quegli errori
ne correggeva un po’?
(da Il libro degli errori, Einaudi, 1964)