Un’avvocata di Julian Assange ha detto di avere avuto due figli da lui mentre lui viveva nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra
Stella Morris, una degli avvocati del fondatore di Wikileaks Julian Assange, ha rivelato al tabloid britannico Mail on Sunday di aver avuto da Assange due figli mentre lui viveva come rifugiato politico nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra.
Morris ha detto di aver conosciuto Assange nel 2011 e di avere una relazione con lui dal 2015: i figli si chiamano Gabriel e Max, hanno rispettivamente 1 e 3 anni, e sono nati nel Regno Unito. Morris ha detto di essere riuscita a entrare e uscire dall’ambasciata nascondendo alle autorità la sua gravidanza, e successivamente a far entrare i bambini facendoli passare come figli di altri visitatori. La relazione tra Morris e Assange è stata confermata ad AFP da un’altra sua avvocata, Jennifer Robinson.
Julian Assange ha vissuto nell’ambasciata dell’Ecuador dal 2012 fino all’arresto avvenuto un anno fa su richiesta del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, con l’accusa di aver violato la Computer Fraud and Abuse Act (CFAA), la prima legge contro gli hacker e le violazioni informatiche approvata dal Congresso degli Stati Uniti nel 1986.
L’atto d’accusa non riguarda la diffusione dei documenti riservati da parte di Wikileaks ma il modo in cui sono stati ottenuti: è meno grave di quanto si possa pensare e delle varie accuse che negli anni sono circolate nei confronti di Assange. Successivamente ad Assange è stata anche contestata la diffusione di documenti statunitensi coperti da segreto tramite WikiLeaks e la ripetuta violazione dello Espionage Act, la più importante legge americana contro gli atti di spionaggio: se condannato, Assange rischia di rimanere in prigione per decine di anni.
Morris ha detto di aver deciso di rivelare di aver avuto due figli da Assange perché preoccupata dalle condizioni di salute in cui si trova e per chiederne la scarcerazione su cauzione dal carcere di Belmarsh, in Inghilterra, anche a causa del rischio che si possa ammalare di COVID-19.