Che fine ha fatto il presidente del Nicaragua?
Daniel Ortega non si fa vedere dal 12 marzo e secondo qualcuno potrebbe essere in isolamento per via del coronavirus: sarebbe strano, però, visto che nel paese non esistono restrizioni
Il presidente del Nicaragua, il settantaquattrenne Daniel Ortega, non appare in pubblico da quasi un mese; la sua assenza sta cominciando a diventare un mistero di cui si parla molto nel paese e di cui si sono occupati i più importanti giornali del mondo.
Il 21 febbraio Ortega aveva partecipato alla sua ultima cerimonia ufficiale, quando aveva confermato la nomina del capo di stato maggiore dell’esercito, mentre l’ultima volta che si è sentita la sua voce è stato il 12 marzo, quando ha partecipato a una videoconferenza con i capi di stato e di governo dell’America centrale sull’emergenza coronavirus.
Il governo non ha commentato ufficialmente l’assenza del presidente, come già accaduto quando in passato Ortega era sparito per lunghi periodi. Sua moglie, la poetessa Rosario Murillo, che è anche vicepresidente del Nicaragua, sabato scorso ha spiegato che il marito sta «lavorando, dirigendo e coordinando tutti gli sforzi» del paese per affrontare gli effetti della pandemia globale, senza spiegare il motivo della sua prolungata assenza.
Juan Sebastián Chamorro, segretario del partito d’opposizione Coaliciòn National, sostiene che l’assenza di Ortega sia parte di un’operazione propagandistica – «Penso che si stia preparando per la sua gloriosa riapparizione», «Ha fatto lo stesso in passato. Risorgerà a Pasqua» – ma il fatto che Ortega non si sia fatto vedere neppure per partecipare nello scorso fine settimana al funerale di Jacinto Suárez, suo amico dai tempi della guerriglia sandinista, ha fatto sospettare che i motivi della sua assenza possano essere più gravi.
Come spiega il New York Times, da tempo si dice che Ortega soffra di diverse patologie croniche e la sua assenza è stata collegata da molti all’epidemia da coronavirus. Secondo qualcuno Ortega potrebbe essere in isolamento precauzionale, secondo altri potrebbe essersi già ammalato. Un fotomontaggio circolato su Internet suggeriva che fosse addirittura morto.
Secondo i dati ufficiali, in Nicaragua ci sono stati solo quattro casi di coronavirus e un solo morto; il governo finora ha gestito la situazione senza particolari preoccupazioni. Il Nicaragua è fra i pochi paesi del mondo che hanno deciso di non adottare misure di isolamento della popolazione per fermare l’epidemia e in cui scuole e negozi sono ancora aperti. Invece di cancellare i grandi eventi pubblici, il governo li ha organizzati e promossi: il sito ufficiale del governo è pieno di riferimenti a fiere, cortei, processioni religiose ed è previsto persino un festival del cibo che si terrà sabato prossimo.
In molti, tuttavia, pensano che l’epidemia sia più grave di quanto dicano i dati ufficiali e sui social network, scrive il New York Times, si ironizza sul fatto che Ortega starebbe facendo il contrario di ciò che il suo governo ha scelto di fare nell’emergenza coronavirus. «Fai come Ortega, resta a casa», è uno dei meme diventati virali sul web.
Daniel Ortega è presidente del Nicaragua dal 2007. Era già stato a capo del Paese centroamericano dal 1979 al 1990, prima come coordinatore della giunta di ricostruzione nazionale (1979-1985) e poi come presidente (1985-1990). Nel 1979 era stato fra i protagonisti della guerriglia rivoluzionaria d’ispirazione marxista che arrivò al potere destituendo il dittatore Anastasio Somoza Debayle.