Boris Johnson è stato ricoverato in terapia intensiva
Il primo ministro britannico era risultato positivo al coronavirus il 27 marzo e da domenica era in ospedale: lunedì le sue condizioni sono peggiorate
Boris Johnson, il primo ministro del Regno Unito, è stato ricoverato in terapia intensiva per il peggioramento dei sintomi da Covid-19, la malattia provocata dal coronavirus.
Johnson era risultato positivo al coronavirus il 27 marzo e domenica era stato ricoverato al St Thomas’ Hospital di Londra per il persistere di alcuni sintomi legati alla malattia. Lunedì sera le sue condizioni sono peggiorate ed è stato deciso il trasferimento in terapia intensiva, dice un comunicato del governo. Johnson è cosciente ed è stato spostato nel reparto di terapia intensiva in via precauzionale nel caso dovesse aver bisogno della respirazione assistita, scrivono i giornali britannici.
Nei prossimi giorni il ministro degli Esteri Dominic Raab prenderà il posto di Johnson come capo del governo “dove necessario”.
Johnson ha 55 anni ed è primo ministro dal luglio 2019. Durante le prime settimane della crisi legata al coronavirus, il suo governo aveva parlato della possibilità di adottare una strategia più rilassata di quella degli altri paesi europei, senza restrizioni alle libertà di movimento e alle attività produttive. La grande crescita dei casi confermati, dei ricoveri e delle morti causate dal virus avevano tuttavia costretto Johnson ad imporre misure simili a quelle in vigore in Italia.
Venerdì, Johnson aveva diffuso un messaggio video per rassicurare i suoi concittadini sulle sue condizioni di salute, dicendo di sentirsi meglio nonostante avesse ancora la febbre. Il giorno prima, scrive tuttavia il Guardian citando sue fonti, era stata predisposta una stanza di ospedale nel caso Johnson ne avesse avuto bisogno e privatamente diversi membri del governo si erano detti preoccupati per le sue condizioni di salute. Lunedì, alcune ore dopo il ricovero, Johnson aveva scritto su Twitter di essere stato ricoverato «per alcuni test di routine», aggiungendo che era in contatto con i suoi collaboratori e che stava continuando a lavorare.
Oltre a Johnson sono risultati positivi al coronavirus diversi membri del suo governo, compreso il suo più stretto consigliere Dominic Cummings e il ministro della Sanità Matt Hancock.
Al momento non è chiaro se Johnson potrà continuare a lavorare, e in che misura. In una breve conferenza stampa tenuta lunedì sera dopo la notizia del trasferimento di Johnson in terapia intensiva, Raab ha ribadito che prenderà il suo posto «dove necessario», rassicurando che il governo continuerà ad operare normalmente.
"There is an incredibly strong team spirit behind the Prime Minister"
Foreign Secretary Dominic Raab tells @bbclaurak that he was asked by Boris Johnson to stand in "where necessary" in driving forward the government's plans to defeat coronavirushttps://t.co/1dYhZvGNEX pic.twitter.com/5RzsiClH0a
— BBC Politics (@BBCPolitics) April 6, 2020