Le misure restrittive sono prorogate fino al 13 aprile
Lo ha annunciato Giuseppe Conte, confermando quanto detto dal ministro della Salute
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto mercoledì sera di aver firmato un decreto che proroga fino al 13 aprile le attuali misure restrittive in vigore per contenere l’epidemia di COVID-19, come già aveva anticipato oggi il ministro della Salute Roberto Speranza. «Se smettessimo di rispettare le regole, se iniziassimo ad allentare queste misure tutti gli sforzi fatti fin qui sarebbero vani», ha detto Conte.
«Si iniziano a vedere gli effetti positivi delle misure che abbiamo disposto» ha continuato Conte, aggiungendo che «il nostro paese sta superando la fase acuta dell’emergenza». Non è possibile al momento dire quando si potranno allentare le misure, ha poi detto Conte, spiegando che dovranno valutarlo le autorità sanitarie sulla base dell’evoluzione dei dati sul contagio.
Conte ha parlato di due fasi che seguiranno quella attuale: la «fase 2» – che, ha ribadito, non sappiamo ancora quando comincerà – sarà quella della «convivenza con il virus», in cui saranno adottate misure pian piano più lievi di quelle attuali; e poi la «fase 3», quella che segnerà «l’uscita dall’emergenza e il ripristino dell’assoluta normalità della vita lavorativa e sociale, della ricostruzione e del rilancio».
Quelle prorogate da Conte sono le misure entrate in vigore con diversi decreti nelle ultime settimane, e che hanno previsto, nei provvedimenti più importanti, la chiusura di tutte le attività produttive e dei negozi «non essenziali» e le limitazioni agli spostamenti. Secondo gli ultimi dati diffusi dalla Protezione Civile, i contagi totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia in Italia sono stati 110.574. Le morti registrate oggi sono state 727, portando il totale a 13.155. Le persone attualmente positive sono 80.572 e quelle ricoverate in terapia intensiva sono 4.035.