La Russia ha approvato una legge che prevede 7 anni di carcere per chi è malato di COVID-19 e viola la quarantena
Il parlamento russo ha approvato un pacchetto di leggi per contrastare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2): prevedono tra le altre cose 7 anni di carcere per chi è malato di COVID-19 e viola la quarantena, infettando e causando la morte di un’altra persona. Altre misure prevedono sanzioni per le persone sane che violano l’ordine di restare a casa e fino a cinque anni di carcere per chi diffonde notizie false e pericolose sulla malattia. In Russia i casi accertati di contagio sono al momento più di 2.300, le persone morte e risultate positive sono 17.
Finora il governo russo aveva minimizzato la portata dell’epidemia, e il provvedimento maggiore era stata una settimana di vacanza straordinaria decisa dal presidente Vladimir Putin a partire dal 28 marzo. A Mosca, dove è stata registrata la maggior parte dei casi, il sindaco Sergei Sobyanin aveva inizialmente ordinato la chiusura di negozi e ristoranti per una settimana e l’obbligo per i cittadini con più di 65 anni di restare in casa. Domenica ha esteso le restrizioni a tutta la cittadinanza, indipendentemente dall’età: si potrà uscire di casa solo per motivi di salute, per andare a fare la spesa o per portare a passeggio i propri animali domestici. Altri stati russi stanno seguendo l’esempio di Mosca e approvando simili restrizioni.