Le notizie di martedì sul coronavirus in Italia
In tutto le persone risultate positive dall'inizio dell'epidemia sono 105.792, mentre i morti sono 12.428, 837 in più rispetto a ieri
Secondo i dati diffusi martedì dalla Protezione Civile i contagi totali registrati ufficialmente dall’inizio dell’epidemia di COVID-19 in Italia sono stati 105.792: 4.053 in più rispetto a ieri, quando erano aumentati di 4.050. Le morti registrate oggi sono state 837 (ieri erano state 812), portando il totale a 12.428. I nuovi guariti registrati sono 1.109, per un totale di 15.729. Le persone attualmente positive sono 77.635 (ieri erano 75.528) e quelle ricoverate in terapia intensiva sono 4.023, 42 più di ieri che erano 3.981.
La situazione peggiore è sempre in Lombardia, dove oggi ci sono stati 1.047 nuovi casi di contagio per un totale di 43.208 (ieri erano 42.161) e sono morte 381 persone per un totale di 7.199. Oggi i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 1.324, 6 in meno di ieri quando erano 1.330. In questi giorni si sta molto discutendo di come in Lombardia vengono eseguiti i tamponi per rilevare casi di coronavirus: nonostante quanto dica il presidente della regione Attilio Fontana, molti medici, malati e amministratori locali sostengono che non si stiano facendo tutti i test necessari e che i casi siano molti più di quelli ufficiali.
Come leggere i dati
Leggendo questi dati bisogna tenere presente la differenza tra il numero delle persone attualmente positive e il numero complessivo dei contagiati, che vengono entrambi comunicati quotidianamente dalla Protezione Civile e possono generare qualche confusione. Per farla molto breve, il primo numero, quello più basso, si riferisce solo alle persone che sono in quel dato giorno “positive al coronavirus”, e quindi non comprende chi lo è stato ma non lo è più, cioè le persone guarite e le persone morte. Il secondo numero invece indica il totale delle tre categorie di persone, ovvero tutti coloro che sono stati contagiati finora (se vuoi approfondire, ne abbiamo scritto qui).
Bisogna inoltre ricordare che ci sono elementi per sostenere che questi dati siano un’approssimazione per difetto, sia sulle persone contagiate che su quelle morte. Le diverse scelte e politiche regionali su quanti test eseguire e a chi non permettono di avere un quadro chiaro di quante siano davvero le persone contagiate in Italia.
Secondo uno studio dell’Imperal College London – una delle più importanti università pubbliche del Regno Unito – in Italia sarebbe stato contagiato il 9,8 per cento della popolazione, con un intervallo tra il 3,2 e il 26 per cento, mentre stando ai dati della Protezione Civile i casi positivi rilevati finora sono 101.739 (lo 0,2 per cento della popolazione): l’Italia risulterebbe il secondo paese con il maggior numero di persone contagiate, quasi 6 milioni. Lo studio, realizzato da matematici e statistici in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), sostiene che le limitazioni agli spostamenti imposte in buona parte dell’Europa nelle ultime settimane abbiano contribuito a evitare fino a 120mila morti. Sono stime naturalmente da prendere con molta cautela, di cui potete leggere in modo più approfondito qui.
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Le altre notizie di oggi
Oggi è stato inaugurato il nuovo ospedale della Fiera di Milano, che dovrebbe ospitare i primi pazienti positivi al coronavirus già nel fine settimana. L’ospedale ha circa 200 posti letto dedicati esclusivamente a due reparti (terapia intensiva e sub-intensiva) ed è stato completato nel giro di poche settimane.
Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha detto che «la curva ci mostra che sembra stiamo arrivando a una sorta di plateau», cioè la fase in cui il numero dei nuovi casi positivi si mantiene stabile per un certo periodo, «un dato che ci dimostra che le misure stanno funzionando». Brusaferro ha aggiunto che «questo non vuol dire che dobbiamo abbassare la guardia: pure se siamo in cima ora dobbiamo gestire la discesa. Le scelte che dovranno essere prese in una fase di curva discendente dovranno evitare comunque di perdere il controllo dell’epidemia. Dobbiamo capire con che velocità scende la curva, oggi è difficile immaginare un azzeramento in tempi brevi». Ha infine aggiunto che «servono test più rapidi per la ricerca degli anticorpi», che permetterebbero di capire chi è stato contagiato e, una volta guarito, dovrebbe essere immune alla malattia, anche se non si sa per quanto tempo. «Stiamo pensando di fare questo tipo di indagine e stiamo mettendo a punto le tecnologie per poterlo fare».
Lunedì sera il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto che invierà all’Italia materiale chirurgico e ospedaliero per un valore di 100 milioni di dollari per aiutarla ad affrontare la crisi sanitaria. Trump ha precisato che si tratta di «cose di cui non abbiamo bisogno» e di cui negli Stati Uniti c’è abbondanza, ma in molti stati scarseggiano i tamponi, i ventilatori polmonari e anche protezioni per il personale medico. Trump ha detto di aver comunicato la notizia per telefono al presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte, aggiungendo che «Giuseppe was very very happy».
Da oggi la Federazione nazionale degli ordini dei medici pubblicherà un elenco aggiornato dei medici italiani morti a causa del coronavirus, che a oggi sono 66; l’elenco si trova qui.
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Non ci sono novità sulla proroga delle misure restrittive attualmente in vigore fino al 3 aprile in Italia e fino al 15 aprile in Lombardia: tutti danno per scontato che arriverà, ma non è stata ancora annunciata una decisione ufficiale. Lunedì Conte aveva detto che parlare di riapertura del paese per ora è «prematuro» e il ministro della Salute Roberto Speranza aveva confermato che «nella riunione del Comitato tecnico scientifico svoltasi stamattina è emersa la valutazione di prorogare tutte le misure di contenimento almeno fino a Pasqua» e ha aggiunto che «il governo si muoverà in questa direzione». Pasqua sarà il 12 aprile.
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