Come venire bene nelle videochiamate
Una raccolta di dritte per essere professionali anche mentre lavorate dalla cameretta dei vostri figli
Da qualche settimana tutti quelli che possono lavorare online lo stanno facendo. Alcuni erano già abituati a dividere il lavoro tra casa e ufficio, altri però non lo avevano mai fatto e si sono trovati per la prima volta a doversi destreggiare nelle videoconferenze e ad avere a che fare con app come Zoom e Google Meet.
Victoria Turk, editor di Wired e autrice di Kill reply all, una guida alla cosiddetta netiquette, e cioè l’etichetta della rete, ha spiegato in un articolo di pochi giorni fa che la cosa più importante da fare per evitare che la vostra videochiamata diventi imbarazzante è prepararla per bene. Questo vale per chi viene invitato, che dovrà assicurarsi di avere microfono e videocamera funzionanti, ma anche per chi la convoca, che dovrà dare ai partecipanti un po’ di preavviso e non coglierli di sorpresa chiamandoli senza appuntamento.
Nella preparazione, oltre ai vestiti che metterete sopra i pantaloni del pigiama prima di accendere la webcam, rientra anche quello che in inglese si chiama set-up, ovvero tutta la sistemazione della zona della casa che farà da sfondo alla vostra faccia. Il New York Times ha intervistato alcuni professionisti e ha chiesto loro alcune dritte per apparire al meglio durante una videochiamata di lavoro.
Essenzialità
Secondo Gideon Mendelson, un designer di interni di New York, è meglio evitare di avere sullo sfondo scale — su cui gli altri membri della famiglia salgono e scendono — o uno spazio troppo aperto o con troppe stanze in vista, tutte cose che distraggono l’interlocutore. Lauren Rottet, anche lei designer di interni, conferma che uno sfondo essenziale è la cosa migliore e raccomanda soprattutto pareti grigio chiaro o azzurre, o anche bianche, blu scuro o beige, ma assolutamente non arancioni, gialle o rosse. Andrebbero evitati anche carta da parati o in generale sfondi con fantasie e pattern, sempre per evitare di disperdere la concentrazione e infastidire lo sguardo degli altri partecipanti.
La regola più importante per evitare distrazioni è comunque di chiudere la porta a chiave, come insegna il video diventato virale dell’economista Robert Kelly che viene interrotto dai due figli piccoli mentre è in diretta televisiva con BBC.
Luce
Rotten dice di non mettersi mai a fare una videochiamata sotto una fonte luminosa perché questo mette in evidenza le ombre sotto gli occhi e il naso. Dovremmo posizionarci in modo che la luce (artificiale o anche da una finestra) sia a una distanza di circa 60 centimetri da noi, possibilmente di fronte in modo che non si rifletta sullo schermo del computer. In generale chi vi guarda non dovrebbe essere infastidito da fonti luminose riprese direttamente dalla telecamera, quindi non bisogna mai avere la luce alle spalle, ma sempre di fianco o di fronte — cosa che in generale è consigliata anche dagli esperti di salute per tutte le postazioni di lavoro al computer.
Audio
Alcune stanze della casa, per come sono fatte, sono più insonorizzate di altre: bisogna fare un po’ di prove per trovarle, ma poi vale la pena spostare lì tutte le videochiamate. Mendelson per esempio ha raccontato al New York Times di avere uno studio in casa tutto in vetro e legno: è molto bello ma c’è l’eco ogni volta che parla, mentre la camera dei figli ha un’insonorizzazione molto migliore. Per isolare il suono della vostra voce quando parlate e la voce degli altri quando parlano, potete pensare di procurarvi delle cuffie isolanti pensate apposta.
Leggi anche: Piccole cose per lavorare bene da casa
Sfondi creativi
Zoom, una delle app più usate per videochiamate di gruppo, riunioni di lavoro e lezioni a distanza, offre la possibilità di impostare uno sfondo virtuale caricando una foto dal proprio computer. Helen Maria Nugent, preside della facoltà di design del California College of the Arts di San Francisco, ha rivelato che gli sfondi preferiti dal suo staff sembrano quelli a tema spazio e galassie. Su Skype invece si può attivare la funzione schermo sfuocato, che lascia nitida solo l’immagine all’interno dei contorni della persona.
https://www.instagram.com/p/B-LbFialdac/?utm_source=ig_web_copy_link
Catherine Minervini, direttrice vendite per un’azienda tessile, ha detto al New York Times che le piace usare il proprio sfondo per dare un messaggio positivo a chi la guarda. Lei per esempio ha recentemente appeso l’opera d’arte di un amico che le sembrava restituisse energia. Judi Harvest, che fa l’artista, ha raccontato che le piace cambiare spesso la disposizione degli oggetti sullo sfondo, solitamente piante, fiori o cesti di frutta, per non annoiare gli interlocutori.
Altre dritte
In un articolo scritto su Medium l’estate scorsa, Mohammad Rajabifard, un giovane imprenditore, scrisse dodici semplici consigli per migliorare la qualità delle vostre videochiamate una volta per tutte. Oltre ai consigli sulla luce e sullo sfondo riportati anche nelle interviste del New York Times, Rajabifard suggerisce di sedere dritti con la schiena e di spostare la telecamera in modo che inquadri per intero il mezzo busto così da non stare seduti con la schiena curva. In generale è buona regola non stare troppo vicini alla telecamera per non mettere a disagio le persone con cui si parla. Se non riuscite, provate alzando il computer con uno spessore, per esempio con dei libri. Inoltre, lo sfondo dietro di voi deve essere inquadrato frontalmente (non deve vedersi il lampadario insomma) e la telecamera deve essere pulita.
Soprattutto se si partecipa a videochiamate o videoconferenze con molte persone, una buona abitudine per non fare brutta figura è anche quella di spegnere il microfono quando non si parla, in modo che i rumori anche lievi di tutti non interferiscano creando confusione.