Sabato in Russia è iniziata una settimana di vacanza obbligatoria
È la prima grande misura adottata dal governo per evitare la diffusione del coronavirus, dopo che per settimane i rischi erano stati minimizzati
In Russia, oggi, è cominciata una settimana di vacanza straordinaria decisa dal presidente Vladimir Putin per contrastare la diffusione del coronavirus nel paese.
Solo una settimana fa, Putin stesso aveva detto che la situazione era “sotto controllo”, ma da allora la preoccupazione sull’aumento dei casi confermati è molto aumentata. La settimana di vacanze non prevede misure restrittive severe come quelle adottate da quasi tutti i paesi che stanno facendo i conti con il virus, ma indica comunque che le autorità russe hanno cominciato a prendere maggiormente sul serio i rischi legati all’epidemia.
Ad oggi, la Russia, un paese con 144 milioni di abitanti, ha confermato 1.264 casi di contagio e 4 morti a causa del coronavirus. È uno dei grandi paesi del mondo ad avere la situazione migliore, stando ai dati ufficiali, e fino a pochi giorni fa il governo non aveva approvato particolari misure di protezione dall’epidemia, fatta eccezione per la chiusura dei confini di terra con la Cina decisa già a fine gennaio.
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Quando Putin aveva parlato di una situazione «sotto controllo», sabato scorso, i casi di contagio confermati ufficialmente erano solo 256 in tutto il paese, ma già allora circolavano timori che i numeri reali fossero molto diversi. In parte, ha scritto Joshua Yaffa sul New Yorker, è possibile che i minori contatti della Russia con la Cina e la chiusura dei confini abbiano ritardato la diffusione del virus. La Russia è tuttavia nota per aver già in passato manipolato statistiche ufficiali e già da qualche settimana erano in aumento testimonianze di sospetti casi di COVID-19 non registrati o catalogati come altre patologie.
La situazione più grave, per il momento, è a Mosca, la città più grande e importante del paese dove sono stati registrati fin qui 817 casi. Contraddicendo l’iniziale ottimismo del governo, martedì scorso il sindaco della città Sergei Sobyanin, in un incontro televisivo, si è rivolto direttamente a Putin sostenendo che i dati ufficiali sul coronavirus fossero sbagliati e che la situazione in Russia fosse già molto grave. Sobyanin ha poi ordinato la chiusura di negozi e ristoranti per una settimana, l’obbligo per i cittadini con più di 65 anni di restare in casa e ha cambiato i protocolli usati per confermare i casi di coronavirus, rendendo più agili le procedure.
Poche ore dopo il suo intervento televisivo, già martedì sera, anche il governo ha decretato la chiusura di discoteche, cinema e parchi giochi in tutto il paese. Il giorno dopo, durante un discorso televisivo alla nazione, Putin ha annunciato ulteriori misure, compresa la vacanza di una settimana. Nel suo discorso, Putin ha spiegato che per la sua posizione geografica, per la Russia era impossibile evitare l’arrivo del coronavirus, e ha comunicato anche il rinvio del referendum sulla riforma costituzionale che gli permetterebbe di stare al potere più a lungo, e la sospensione di tutti i voli internazionali.
La settimana di vacanza, che durerà fino al 5 aprile, non prevede l’obbligo di restare in casa e non riguarda chi lavora nei negozi, negli uffici pubblici, nel trasporto, nel settore bancario e in quello medico. L’assenza di misure più severe, ha scritto il New York Times, fa pensare che le autorità ritengano ancora relativamente basso il rischio di diffusione del virus, anche se negli ultimi giorni è cominciata la costruzione di un ospedale temporaneo da 500 posti appena fuori Mosca. Secondo BBC, inoltre, diversi importanti funzionari pubblici hanno già parlato della possibilità che le misure attive da oggi siano presto prorogate oltre il 5 aprile e sabato è stata annunciata anche la chiusura dei confini, che comincerà lunedì.