In Iran, circa 300 persone sono morte per aver bevuto un liquore a base di metanolo credendolo efficace contro la COVID-19
I media iraniani scrivono che circa 300 persone sono morte e più di 1.000 si sono avvelenate ingerendo una bevanda a base di metanolo credendo che potesse essere un rimedio contro la COVID-19. Il metanolo è una sostanza tossica simile all’alcol che provoca danni agli organi interni e al cervello. Dieci millilitri di metanolo sono sufficienti a causare cecità permanente mentre una dose tra i 30 e i 100 è considerata letale. Il consumo e l’acquisto di alcol in Iran sono illegali, ma molte persone riescono a procurarsi liquori di contrabbando o a produrli in maniera casalinga. La falsa notizia che bere liquori a base di metanolo possa essere un rimedio contro il coronavirus perché disinfetterebbero gli organi interni si è diffusa sui social network.
In Iran risultano più di 29.000 casi confermati di contagio e oltre 2.200 morti: è il paese più colpito del Medio Oriente, ma diversi esperti internazionali temono che il governo stia sottovalutando la situazione. Si sa molto poco di come il paese sta gestendo la crisi anche perché l’apparato di sicurezza sta lavorando per bloccare la diffusione di informazioni, sia all’esterno sia all’interno. Stanno inoltre emergendo le prime prove che il regime abbia mentito sulla reale portata del contagio, almeno nelle prime settimane.