Cosa ha detto Giuseppe Conte
Un nuovo decreto inasprisce multe e sanzioni, e permette alle singole regioni di adottare misure ancora più restrittive
Il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto legge che riordina tutte le misure adottate finora per rallentare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia, raggruppandole in un solo testo. Durante la conferenza stampa per annunciare le nuove misure, Conte ha detto anche che lui stesso o un altro rappresentante del governo riferirà al Parlamento ogni quindici giorni. Il primo incontro dovrebbe avvenire domani.
Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei ministri si occupa innanzitutto di regolamentare la durata delle attuali misure restrittive, e introduce la possibilità – ovviamente fin qui scontata – che tutti i provvedimenti attuati finora (come il blocco dell’attività scolastica, le restrizioni di movimento e la chiusura delle attività commerciali) vengano rinnovati per 30 giorni in caso di necessità. Si specifica inoltre che eventuali rinnovi di queste misure sono applicabili fino al 31 luglio del 2020, data in cui scadono i sei mesi dello stato d’emergenza dichiarato dall’Italia lo scorso 31 gennaio. Conte si è soffermato a rimproverare di nuovo la pubblicazione di anticipazioni rispetto alle decisioni del governo, specificando che la notizia circolata su una proroga delle limitazioni fino al 31 luglio non avesse fondamento e che quella scadenza è appunto implicita nei sei mesi che decorrono dal 31 gennaio: e ha aggiunto che il governo spera di allentare le restrizioni «molto prima» di questa data.
Il decreto aggiunge inoltre la possibilità, in caso di necessità, di ridurre, sospendere o sopprimere “i servizi di trasporto di persone e di merci”, includendo sia il trasporto automobilistico, ferroviario, aereo e marittimo che quello pubblico locale. L’articolo 3 specifica che gli amministratori regionali e comunali hanno l’autorità di adottare autonomamente misure più restrittive, che hanno però la validità massima di 7 giorni, entro i quali devono essere confermate con un decreto ministeriale.
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All’articolo 4 il decreto prevede che, finché le restrizioni saranno in vigore, i provvedimenti per chi trasgredisce i divieti di spostamento siano inaspriti rispetto a quelli attuali dal punto di vista pecuniario, ma passeranno da violazioni penali a sanzioni amministrative che andranno da 400 a 3mila euro. È prevista inoltre la “chiusura dell’esercizio o dell’attività da 5 a 30 giorni” per chi violerà gli obblighi previsti per le attività commerciali.
Il decreto, infine, introduce la possibilità che i prefetti si avvalgano delle forze armate per «assicurare l’esecuzione delle misure di contenimento». Al personale delle forze armate impiegato sarà attribuita la qualifica di agente di pubblica sicurezza.
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Conte ha anche fatto sapere che nell’immediato futuro riferirà alla Camere ogni 15 giorni per aggiornare il Parlamento sulla gestione del coronavirus: inizierà con un discorso alla Camera fissato per domani alle 18, mentre il 26 marzo parlerà al Senato.