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  • Lunedì 16 marzo 2020

La squadra di calcio di Wuhan, bloccata in Spagna da più di un mese, tornerà in Cina

Visto l'apparente contenimento del contagio in Cina e il peggiorare della situazione in Spagna

La squadra del Wuhan Zall alla stazione Atocha di Madrid (AP Photo/Manu Fernandez)
La squadra del Wuhan Zall alla stazione Atocha di Madrid (AP Photo/Manu Fernandez)

Dopo oltre un mese di permanenza forzata in Spagna, la squadra di calcio cinese di Wuhan, la città da cui è partita la diffusione del coronavirus, ritornerà in Cina. Con il forte aumento dei contagiati in Spagna – il secondo paese europeo con più casi dopo l’Italia – il Wuhan Zall ha infatti deciso di tornare il prima possibile in Cina, dove la situazione può dirsi migliorata: la scorsa settimana, per il terzo giorno consecutivo, non sono stati rilevati contagi fuori dalla regione di Hubei, dove si trova Wuhan.

A fine gennaio la squadra di calcio cinese si trovava in ritiro nella città di Guangzhou per prepararsi all’inizio della nuova stagione. Il 22 dello stesso mese, però, Wuhan venne messa in quarantena dopo i primi morti accertati per coronavirus. I giocatori, alcuni dei quali nati e cresciuti lì, continuarono quindi la preparazione a Guangzhou e a fine mese volarono come previsto in Spagna per la parte finale del ritiro.

La diffusione del virus era già diventata nota in tutto il mondo e con essa la città di Wuhan. Per questi motivi, la squadra non è stata accolta granché bene al suo arrivo in Andalusia. L’hotel e il centro sportivo dove il club avrebbe inizialmente dovuto alloggiare e allenarsi hanno cancellato all’ultimo minuto le prenotazioni, e lo stesso hanno fatto le squadre russe e scandinave che avrebbero dovuto giocare delle partite amichevoli.

(AP Photo/Manu Fernandez)

Dopo aver assicurato il buono stato di salute di tutta la comitiva, la squadra è riuscita a rimediare alle cancellazioni trovando posto in un resort sulla Costa del Sol non lontano da Malaga. Lì ha trascorso sei settimane, impossibilitata a tornare a Wuhan o in qualsiasi altro posto in Cina a causa dell’aggravarsi del contagio.

Durante la sua permanenza in Spagna, la squadra è stata invitata a Madrid per vedere il classico del campionato spagnolo tra Real e Barcellona. È stata inoltre raggiunta dal suo nuovo allenatore, lo spagnolo José Gonzalez, e da Daniel Carriço, ex importante giocatore del Siviglia che a febbraio, fra un certo stupore, aveva firmato un contratto con il Wuhan nel momento considerato meno opportuno. «Ci siamo allontanati dalla difficile situazione in cui versava la Cina, e ora lasciamo la Spagna per lo stesso motivo» ha detto Gonzalez a un giornalista del New York Times che ha trascorso con la squadra uno degli ultimi giorni del ritiro spagnolo.

Sabato il Wuhan Zall è ripartito per la Cina per sentirsi più al sicuro. Considerando le crescenti restrizioni in Europa, il viaggio non sarà semplice. Inoltre, non potrà ancora tornare a Wuhan, la cui quarantena prosegue. Si fermerà infatti a Shenzen per un tempo non precisato. Intanto la Spagna potrebbe raggiungere presto il numero italiano di persone contagiate e morte a causa del coronavirus. Per cercare di rallentare l’epidemia, negli ultimi giorni il governo ha adottato misure straordinarie come la quarantena di alcune cittadine, la chiusura di bar, ristoranti e cinema e ha invitato la popolazione a rimanere a casa.