Le ultime notizie sul coronavirus in Italia
Il numero di casi confermati è salito ancora, e da ieri sono morte 250 persone
Secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile venerdì pomeriggio le persone che in Italia sono risultate positive al test per il coronavirus (SARS-CoV-2) dall’inizio dell’epidemia sono in tutto 17.660: questo dato comprende sia le persone “guarite” (1.439, 181 in più di ieri) che quelle morte (1.266, 250 in più di ieri). Le persone che invece risultano attualmente positive al coronavirus sono 14.955, 2.116 in più rispetto a giovedì (1328 sono in terapia intensiva, 175 in più di ieri, 6201 sono in isolamento domestico).
La regione in cui sono stati registrati più casi è la Lombardia (9.820 da quando è iniziata l’epidemia, 7.732 attualmente positivi), seguita dall’Emilia-Romagna (2.263 in tutto e 2.011 attualmente positivi) e dal Veneto (1595 casi totali e 1453 attualmente positivi).
Dopo che con il decreto emanato mercoledì sono stati chiusi tutti gli esercizi commerciali non essenziali, il governo si prepara a emanare un nuovo decreto che conterrà le misure economiche principali per affrontare l’emergenza: tra queste, come aveva già annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ci sarà lo stanziamento di 15 miliardi di euro a cui poi ne seguiranno altri 10 in una seconda fase. I fondi verranno utilizzati per fornire strumenti di sostegno alle famiglie e alle aziende che in questi giorni hanno dovuto sospendere le proprie attività lavorative o le hanno dovute ridurre.
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Il decreto dovrebbe contenere anche misure riguardanti il rinvio delle prossime elezioni comunali e regionali: secondo una bozza riportata dal Corriere della Sera, le elezioni comunali (tra cui quelle di Venezia, Reggio Calabria, Trento, Bolzano e Arezzo) si dovrebbero tenere tra il 15 ottobre e il 15 dicembre 2020, mentre le elezioni regionali dovrebbero essere spostate a settembre.
Intanto, nonostante le misure imposte dal governo e già in vigore, diversi sindaci e presidenti di regione si stanno muovendo per introdurne di ancora più restrittive, per impedire che la diffusione del virus tra la popolazione aumenti. Si parla molto nelle ultime ore della decisione di diverse città di chiudere i parchi pubblici recintati, in modo da evitare assembramenti di persone: tra le città che hanno già adottato misure del genere o che hanno annunciato che lo faranno ci sono Firenze, Roma, Milano, Bologna. Sempre a Roma oggi la diocesi cittadina ha deciso la chiusura parziale delle chiese della città: verranno chiuse tutte quelle non parrocchiali – cioè non sedi di parrocchia – e i generici edifici di culto, mentre le chiese parrocchiali saranno aperte anche se saranno sospese tutte le celebrazioni.
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