Quali negozi possono restare aperti e quali no
Mercoledì sera il governo ha deciso di chiudere tutte le attività commerciali con qualche eccezione: un elenco
Mercoledì sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato nuove e ulteriori misure per limitare la diffusione del contagio da coronavirus (SARS-CoV-2), che in Italia ha superato i 10mila casi registrati. Dopo aver esteso le restrizioni a tutta Italia, il governo ha deciso di chiudere tutte le attività commerciali «non essenziali»: la misura sarà valida dal 12 marzo al 25 marzo. Conte ha spiegato che potranno rimanere aperti solo negozi di alimentari, farmacie, tabaccai ed edicole (ma non i mercati all’aperto). Tuttavia, esistono tantissimi tipi di attività e in molti potrebbero avere dubbi se restare aperti oppure no: qui trovate un elenco delle attività che dovranno chiudere e di quelle che invece potranno restare aperte.
Attenzione, però: molti negozi hanno deciso di chiudere nonostante secondo il decreto potrebbero restare aperti. Prima di uscire è meglio accertarsi personalmente che il negozio che si vuole raggiungere sia aperto.
Attività e servizi commerciali che potranno rimanere aperti secondo il decreto
- Tutti i negozi di alimentari (supermercati, ipermercati, discount e minimarket e negozi di surgelati)
- Negozi di computer, elettronica, componentistica ed elettrodomestici
- Tabaccherie, forni, pescherie, fruttivendoli e negozi di bevande
- Benzinai
- Negozi di apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni
- Negozi di ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico
- Negozi di articoli igienico-sanitari
- Negozi di articoli per l’illuminazione
- Edicole
- Farmacie
- Negozi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica (incluse le parafarmacie)
- Negozi di ortopedica
- Profumerie e negozi di articoli per l’igiene personale
- Negozi di animali domestici
- Negozi di ottica e fotografia
- Negozi di combustibile per uso domestico e per il riscaldamento
- Negozi di saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini
- Negozi online
- Vendite effettuate via televisione
- Vendite effettuate via corrispondenza, radio, telefono
- Distributori automatici
- Servizi di mensa e catering, a patto che rispettino la distanza di sicurezza di un metro tra le persone.
- Locali nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e nelle stazioni di servizio autostradali.
- Tutte le lavanderie (anche le lavanderie industriali)
- Servizi funebri
- Attività industriali, agricole e zootecniche
- Servizi bancari, finanziari e assicurativi
- Servizi di trasporto pubblico
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Tutte le attività diverse dall’elenco dovranno restare chiuse al pubblico, compresi i bar, i pub e i ristoranti, che potranno comunque fare servizio a domicilio. Le altre attività di servizi alla persona come parrucchieri e centri estetici dovranno rimanere chiuse.