Il modulo di autocertificazione per spostarsi durante l’emergenza coronavirus
Serve per provare che ci si sta spostando per «comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza» e si può anche compilare sul momento in caso di controllo delle forze dell'ordine
Il modulo di autocertificazione o autodichiarazione è necessario per uscire di casa in questi giorni in Italia. A causa delle rilevanti limitazioni degli spostamenti in vigore dal 10 marzo, infatti, ci si può spostare solo per «comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza». Per spostarsi è necessario avere un apposito modulo di autodichiarazione (in certi casi chiamato anche modulo di autocertificazione: è la stessa cosa).
Per chi può, meglio stamparlo e compilarlo a casa; per chi non riesce, non c’è problema: in caso di eventuale controllo si potrà compilarne sul momento quello fornito dalle forze dell’ordine. Il modulo serve a mettere per iscritto i motivi del proprio spostamento. È valido in tutta Italia ed è stato diffuso dal ministero dell’Interno. Se vuoi sapere cosa si può fare e cosa non si può fare, clicca qui.
Il modulo di autodichiarazione in PDF
Il modulo di autodichiarazione in formato jpg
Come ha spiegato il sito del Governo, «la veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e la non veridicità costituisce reato». Per chi violerà le norme sarà prevista una sanzione per inosservanza di un provvedimento di un’autorità, punita con l’arresto fino a tre mesi o un’ammenda fino a 206 euro (articolo 650 del codice penale), oppure nei casi più gravi una sanzione per delitti colposi contro la salute pubblica, con pene da sei mesi a dodici anni.
Da oggi è in vigore un nuovo decreto, annunciato ieri sera dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che prevede nuove e ulteriori misure per limitare la diffusione del contagio da coronavirus (SARS-CoV-2). Il nuovo decreto impone in tutta Italia la chiusura di tutte le attività commerciali «non essenziali».