Il lancio su Marte del rover della missione Exomars è stato rinviato al 2022
La seconda missione ExoMars, che prevedeva l’invio di un rover su Marte il prossimo luglio, è stata rinviata a settembre del 2022. ExoMars, che prevede l’esplorazione del pianeta con una collaborazione tra Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Agenzia Spaziale Russa (Roscosmos), era iniziata nel 2016 con l’invio su Marte del lander Schiaparelli per un test di atterraggio. Il prossimo luglio doveva essere inviato il rover chiamato Rosalind Franklin, come la chimica britannica che contribuì con i suoi studi e comprendere la struttura molecolare di DNA e RNA.
La decisione di rinviare la missione è legata alla necessità di completare verifiche tecnologiche ed operative, necessarie a garantire le condizioni di atterraggio e funzionamento sulla superficie di Marte, si legge in un comunicato dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI): «La decisione presa oggi congiuntamente dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e russa (Roscosmos) nasce dalla necessità di poter garantire una più alta probabilità di successo nelle operazioni atte a raggiungere e studiare la difficile superficie marziana». A causare il rinvio del lancio, inoltre, è stata anche la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2) in Europa, «che non permetterà di effettuare alcuni test finali a causa della richiamata in patria degli esperti russi attualmente al lavoro su ExoMars e delle difficili condizioni di lavoro dell’industria europea».