Il Parlamento russo ha approvato la riforma della costituzione proposta da Putin
Mercoledì mattina il Parlamento russo ha approvato in terza lettura la riforma della costituzione proposta dal presidente Vladimir Putin. La riforma, che era stata annunciata a gennaio, prevede di diminuire i poteri del presidente e rafforzare quelli del parlamento e del Consiglio di stato, organo che è presieduto da Putin ma che oggi ha un ruolo marginale, ma soprattutto darebbe la possibilità a Putin di rimanere al potere fino al 2036.
Martedì è stato approvato, infatti, un emendamento che interviene su un punto della riforma che prevede un limite complessivo di due mandati per ciascun presidente, rendendolo valido soltanto dall’approvazione in avanti: cioè escludendone la retroattività. La riforma dovrà ricevere l’approvazione della Corte costituzionale, considerata una formalità, e dovrà poi essere confermata in un referendum che si terrà il prossimo 22 aprile. Se tutto dovesse andare come previsto da Putin, nel 2024, quando scadrà il suo attuale mandato, potrebbe quindi candidarsi nuovamente, cosa che al momento gli è preclusa.