La bufala del “contenimento BSL-4”
Circola su WhatsApp un messaggio inquietante che preannuncia protocolli di emergenza e checkpoint militari: tutto completamente inventato
Nelle ultime ore ha iniziato a circolare su WhatsApp un messaggio che parla di inquietanti – e completamente inventate – misure di contenimento che saranno presto prese dal governo per fronteggiare l’epidemia di coronavirus. Nel messaggio si parla di checkpoint militari e di divieto assoluto di uscire di casa tranne per un membro di ciascuna famiglia. In realtà nessun provvedimento del genere è allo studio del governo: il messaggio è totalmente inventato.
– Leggi anche: Le risposte del governo sulle restrizioni per il coronavirus
Nel messaggio queste nuove misure vengono chiamate “biocontenimento BSL-4”, che è un nome che esiste veramente, anche se non definisce un “protocollo” che può essere adottato dal governo per mettere in quarantena la popolazione. “BSL”, che sta per “livello di biosicurezza”, è il nome di una scala con cui sono indicati i crescenti livelli di sicurezza che è obbligatorio adottare in quei laboratori dove vengono trattati agenti biologici pericolosi.
È una scala su quattro livelli, elaborata negli Stati Uniti ma utilizzata anche in Europa in una versione leggermente differente. Il livello più alto di precauzioni, BSL-4 appunto, si utilizza per trattare agenti biologici che causano malattie senza cura, come il virus ebola e il virus marburg, e prevede tra le altre cose che nel laboratorio si operi soltanto indossando tute protettive dotate di sistemi autonomi di respirazione. Non ha niente a che fare con l’ordine pubblico e con la gestione delle epidemie.
– Leggi anche: Le altre pandemie della storia italiana, raccontate dai giornali
Nel messaggio si dice correttamente che l’Organizzazione Mondiale della Sanità non ha ancora dichiarato l’epidemia di coronavirus una “pandemia” (qui avevamo spiegato la differenza tra le due), ma si dicono cose completamente false quando si arriva alle conseguenze di questa decisione. Nel messaggio si parla di chiusura di “parlamenti, scuole e aeroporti” e di checkpoint militari dai quali rifornirsi di beni di prima necessità. Nulla di tutto questo è vero: la dichiarazione di una pandemia da parte dell’OMS non ha conseguenze pratiche per le persone comuni. Tutte le decisioni su come affrontare il contagio vengono infatti prese liberamente dai singoli stati che, come stiamo vedendo in queste settimane, scelgono spesso linee d’azione molto diverse gli uni dagli altri.