Alcuni detenuti sono saliti sul tetto del carcere San Vittore di Milano


(foto postata da Stefano Bertolino su Twitter)
(foto postata da Stefano Bertolino su Twitter)

Stamattina nel carcere di San Vittore, nei pressi del centro di Milano, una quindicina di detenuti sono riusciti a salire sul tetto dove hanno urlato cori come «libertà», mentre nella strada vicina al carcere «si vedono carta e stracci a cui è stato dato fuoco», ha scritto Repubblica. La protesta è stata sospesa dopo alcune ore di trattativa con i magistrati Alberto Nobili e Gaetano Ruta.

A differenza di quanto avvenuto nel carcere di Modena, la protesta dei detenuti di San Vittore non aveva a che fare con le misure restrittive decise dalle autorità carcerarie per contenere il diffondersi del coronavirus (SARS-CoV-2): in questo caso, scrive il Corriere, i detenuti «hanno chiesto la riduzione dell’affollamento nel carcere milanese, che dovrebbe ospitare, secondo loro, non più di 600/700 persone, il miglioramento dell’accesso al lavoro esterno, all’affidamento in prova e agli arresti domiciliari». I detenuti coinvolti alla protesta apparterrebbero a un reparto del carcere detto “La Nave” riservato a chi soffre di forme di dipendenza.