Come funziona la “lotteria degli scontrini“
La prima estrazione del nuovo metodo pensato dal governo per contrastare l'evasione fiscale si terrà ad agosto, per gli acquisti di luglio
Nonostante quanto indicato dalla comunicazione ufficiale dell’Agenzia dell’entrate, al momento il sito è attivo, fornisce le istruzioni di futuro funzionamento ma non il codice lotteria.
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Dalle 12 di oggi si può ottenere su un sito speciale dell’Agenzia delle Entrate il codice necessario per partecipare, da luglio in avanti, alla cosiddetta “lotteria degli scontrini”, un sistema a premi basato sulle ricevute d’acquisto messo in piedi dal governo per provare a contrastare l’evasione fiscale. La prima estrazione si terrà il 7 agosto, e varrà per gli scontrini di acquisti fatti a partire da luglio: i premi in palio andranno inizialmente dai 30mila al milione di euro, per poi salire ulteriormente nel 2021.
Il funzionamento della lotteria è piuttosto semplice: dopo aver ottenuto il codice personale sul sito dell’Agenzia delle Entrate, lo si dovrà stampare oppure salvare sullo smartphone. Andrà esibito ai commercianti a partire da luglio, perché vi associno l’acquisto – l’importo minimo è di un euro – e lo registrino perciò tra i “biglietti” validi per le successive estrazioni.
All’inizio le estrazioni prevederanno tre premi mensili di 30mila euro e uno annuale di un milione di euro, per gli acquisti fatti con il contante. Per i pagamenti con carte e bancomat, i premi iniziali saranno da 100mila euro al mese e 5 milioni di euro all’anno, e ce ne saranno anche per i negozianti: mensili da 10mila euro e annuali da 1 milione. Le estrazioni avverranno ogni secondo giovedì del mese, e dal 2021 cominceranno a essere settimanali, con premi da 5mila euro. Le somme vinte non saranno tassate.
Il codice personale per associare i propri acquisti alla lotteria si potrà ottenere a partire da lunedì 9 marzo alle 12: andrà poi mostrato su carta o sullo schermo dello smartphone ai negozianti, che lo scansioneranno con un lettore ottico. Dovrebbe valere per tutti i negozi, bar ed esercizi commerciali: da luglio, infatti, inizieranno le sanzioni agli esercenti che non si saranno dotati dei registratori di cassa collegati al sistema dell’Agenzia delle Entrate. Non varranno gli acquisti fatti nell’ambito dell’attività di impresa.
L’idea alla base della lotteria degli scontrini è di creare un incentivo per i clienti, che avranno convenienza a chiedere gli scontrini, così da avere maggiori possibilità di vincere il premio estratto. È un’altra versione del famoso “contrasto di interessi” con il quale lo Stato cerca usare gli stessi cittadini come strumento per spingere commercianti, artigiani e professionisti a diventare contribuenti (o sostituti di imposta) più fedeli. Negli anni numerosi paesi hanno cercato di combattere l’evasione IVA ricorrendo alle lotterie, viste come uno strumento meno problematico rispetto all’estensione dei pagamenti elettronici (che rischia di causare altri tipi di problemi) e certamente meno impopolare dell’aumento dei controlli e degli obblighi per i contribuenti.
L’imposta che viene evasa quando si fa un pagamento senza scontrino è l’IVA, l’imposta che grava su tutte le transazioni e gli scambi di beni e servizi. È una delle imposte più evase non solo in Italia ma in tutto il mondo. Secondo il governo italiano ogni anno circa 35 miliardi di euro di IVA, il 26 per cento del totale, non vengono versati (il dato è comunque in calo rispetto ai più di 40 miliardi di evasione dell’IVA stimati nel 2013). Secondo la Commissione Europea ogni anno gli stati dell’Unione perdono in media l’11,2 per cento del totale di IVA che dovrebbero raccogliere. Chi fa peggio di noi, con un’evasione superiore al 30 per cento, sono Grecia e Romania, mentre in Svezia (dove la quasi totalità dei pagamenti avviene in maniera elettronica) l’evasione dell’IVA è stimata all’1,5 per cento.