Il coronavirus nel resto d’Europa
In Francia e Germania i dati su contagiati e morti somigliano a quelli dell'Italia otto giorni fa
Dopo l’Italia, i paesi europei con più persone infettate dal coronavirus sono la Francia e la Germania, rispettivamente con 1.126 e 1.112 casi registrati. La Spagna ha almeno 370 positivi secondo il ministero della Sanità, ma i giornali locali e altre fonti ne riportano più di 900. In Francia i morti sono 19 e in Spagna 24, sempre secondo quanto dicono i giornali locali. In Germania sono stati registrati oggi i primi due morti, ma un uomo tedesco era già morto di coronavirus mentre si trovava in viaggio in Egitto. Per il momento le misure per contenere la diffusione del virus in questi paesi sono piuttosto limitate, ma non è detto che restino tali: i numeri in Germania e Francia oggi sono simili a quelli italiani del primo marzo, otto giorni fa, quando c’erano già le “zone rosse” e le regioni più colpite avevano già chiuso scuole, cinema e teatri, e sospeso eventi e iniziative di aggregazione.
Gli altri stati europei dove si sta diffondendo il contagio sono la Svizzera con 330 casi, il Regno Unito con 278 casi, i Paesi Bassi con 265, la Svezia con 203 e il Belgio con 200. In diversi altri paesi come in Norvegia, Austria, Grecia, Islanda, Danimarca, Repubblica Ceca, Portogallo, Finlandia e Irlanda si cominciano a registrare in questi giorni i primi casi.
Domenica il presidente francese Emmanuel Macron ha convocato il Consiglio per la difesa per porre le basi per passare a quella che in Francia viene chiamata “fase tre”, cioè la fase che prende atto della circolazione del virus su tutto il territorio nazionale. Dopo la riunione, tuttavia, il ministro della Sanità Olivier Véran ha detto che la Francia è per il momento ancora nella “fase due”, la cui priorità è rallentare la diffusione del virus. Ha anche detto che emanerà un decreto per allargare le possibilità di fare ricorso alla telemedicina, in modo da evitare che i pazienti con sintomi lievi escano di casa per recarsi dal medico.
In Francia erano già stati vietati eventi e ritrovi con più di 5mila partecipanti e da domenica il divieto è stato allargato a tutti quelli con più di mille persone. Oggi è stato annunciato che la partita Francia-Irlanda del torneo di rugby delle Sei Nazioni è stata rinviata. Venerdì sera era stata annunciata la chiusura di scuole e asili nido nelle regioni più colpite, il dipartimento dell’Oise nella regione dell’Alta Francia e il dipartimento dell’Alto Reno nella regione Grand Est, per due settimane: in tutto circa 300mila studenti. In altre regioni, circa 5mila studenti di classi e scuole dove sono stati registrati casi positivi sono stati lasciati a casa. Tra i deputati e gli impiegati dell’Assemblea nazionale, una delle due camere del parlamento francese, ci sono sei casi di persone infette.
In Germania fino a sabato non erano stati presi provvedimenti per frenare la diffusione dei contagi, ma ieri il ministro della Sanità Jens Spahn ha chiesto che tutti gli eventi con più di mille partecipanti vengano rimandati o cancellati, anche se senza un divieto formale. Il giorno prima, la sera di sabato, si era giocata una partita di calcio in uno stadio che ospita 54mila persone a Mönchengladbach, a pochi chilometri da Heinsberg, dove sono stati registrati 200 casi e oggi è morta una persona. La lega calcio tedesca ha fatto sapere di star valutando insieme alle autorità locali come procedere, ma che l’intenzione è portare a termine la stagione sportiva.
Il governo tedesco si sta inoltre muovendo per agevolare l’accesso ad alcuni sussidi per le aziende che vogliono ridurre le ore di lavoro dei dipendenti senza ridurre gli stipendi.
In Spagna il numero di contagiati sta salendo rapidamente: il numero dei morti è duplicato nelle ultime 24 ore e salito a 24, secondo i dati riportati dai giornali El Pais e El Mundo. Finora non sono stati presi provvedimenti particolarmente severi per il contenimento del contagio. Le scuole sono aperte, eccetto che in alcune zone dei Paesi Baschi: tre scuole in Euskadi, due in Labastida e una a Vitoria, dove è in quarantena anche una casa di cura. È stata annullata la maratona di Barcellona, ma non sono stati vietati altri eventi come la manifestazione della Giornata internazionale della donna che si è normalmente svolta domenica a Madrid. Madrid è la città dove sono state registrate più persone positive al coronavirus: più di 400.
Nel Regno Unito, dove i casi sono ancora meno di 300 e i morti sono 3, il primo ministro Boris Johnson ha annunciato oggi che convocherà un incontro straordinario con l’Ufficio di gabinetto sulle misure da prendere per limitare il contagio. Per ora il Regno Unito si colloca nella prima fase del suo piano d’azione, quella del “contenimento”. Informalmente il governo del Regno Unito si è finora mostrato scettico nei confronti delle misure restrittive imposte dall’Italia.
The U.K. government is briefing the media (anonymously and unspecifically) against the measures we are taking here in Italy to contain and mitigate the impact of Covid-19. https://t.co/qQd9n4zfuE
— Ferdinando Giugliano (@FerdiGiugliano) March 8, 2020
Nonostante l’Unione Europea abbia invitato gli stati più riforniti a condividere le scorte di mascherine, disinfettanti per le mani e altri materiali di protezione con quelli dove cominciano a scarseggiare, Francia, Germania e Repubblica Ceca hanno annunciato il divieto di esportazione di questi prodotti, per evitare di rimanere senza rifornimenti.
In Svizzera i casi sono più di 300, ma per il momento i lavoratori del Nord Italia che ogni giorno attraversano la frontiera per andare a lavorare in Svizzera (e che in gran parte sono soggetti alle restrizioni del decreto che isola la Lombardia e altre 14 province) potranno continuare a farlo.